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Omicidio della piccola Alessia, chiesto il rinvio a giudizio per il papà Luca Giustini

Il Pm affida al giudice la sentenza sulle sorti dell'ex ferroviere che uccise la figlia di 18 mesi con 5 coltellate

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Luca Giustini

Chiesto il rinvio a giudizio per Luca Giustini, il papà di Collemarino che lo scorso 17 agosto ha ucciso a coltellate la figlioletta Alessia di appena un anno e mezzo in quello che è stato definito come un raptus improvviso durante un periodo di scompenso psicotico con allucinazioni.

E oltre al rinvio a giudizio è stata chiesta una valutazione sulla capacità di intendere e di volere dell’uomo che potrebbe fargli evitare, considerata la sua pericolosità sociale, la condanna all’ergastolo per l’omicidio volontario della figlioletta di cui è accusato.
E’ quanto il Pm Andrea Laurino ha chiesto al Gup Paola Moscaroli che dovrà decidere delle sorti dell’ex ferroviere attualmente ai domiciliari in una struttura nell’emiliano.

Nella relazione del consulente della Procura, si parla di disturbi psichici dissociativi dei quali sarebbe stato succube Giustini quando la piccola Alessia, appena 18 mesi, è stata accoltellata.

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