Sono sorte della polemiche molto accese nel corso del Consiglio comunale di Ancona di mercoledì 10 giugno: motivo della discordia il piano di recupero dell’ex-Metro di corso Garibaldi.

Maggioranza e opposizione hanno dibattuto sulla validità della perizia commissionata all’Agenzia delle Entrate, che ha quantificato in 530mila euro il plusvalore che andrà a finire nelle tasche comunali. In particolare si è contestato all’amministrazione Mancinelli di essere passati da una valutazione precedente di oltre 3 milioni di euro agli attuali 530mila.

La seduta del Consiglio Comunale è stata inoltre animata dall’irruzione di alcuni esponenti dell’Ambasciata dei Diritti, che brandendo degli striscioni hanno chiesto rassicurazioni riguardo il preventivato sgombro della loro sede di via Urbino da parte del Comune.

In questo caso la problematica sarebbe stata generata dalla convivenza dell’ente, nei medesimi locali, con la Fitel, associazione sostenuta da Cgil, Cisl e Uil: ciò avrebbe comportato costi insostenibili, sfociati nella richiesta, da parte di Equitalia, di saldare i conti arretrati.