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Consorzio di bonifica, M5S chiede delucidazioni al Comune di Jesi

Il movimento, anche tramite un'interpellanza, ha posto diversi quesiti all'amministrazione comunale

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Veduta aerea di Jesi

Nelle scorse settimane sono pervenuti a tutti proprietari di terreni e di fabbricati in area extra-urbana ed ai gestori del servizio idro-potabile che si trovino nel territorio regionale soggetto a bonifica gli avvisi di pagamento per il contributo di bonifica e del servizio irriguo relativi agli anni 2014 e 2015 da parte del Consorzio di Bonifica delle Marche.

Il Consorzio di Bonifica è un ente di diritto pubblico che cura l’esercizio e la manutenzione delle opere pubbliche di bonifica e controlla l’attività dei privati, sul territorio di competenza (comprensorio di bonifica).

I consorzi di bonifica erano già previsti nel regio decreto 8 maggio 1904, n. 368 di approvazione del regolamento sulle bonificazioni delle paludi e dei terreni paludosi, tuttora in vigore in alcune parti (polizia di bonifica). Il regio decreto 13 febbraio 1933 n. 215 che reca nuove norme per la bonifica integrale e approva il testo unico, contiene le norme statali di riferimento per le Regioni alle quali oggi compete la disciplina normativa della materia.

Con la Legge Regionale 17 giugno 2013 n. 13Riordino degli interventi in materia di Bonifica e di Irrigazione. Costituzione del Consorzio di Bonifica delle Marche e fusione dei Consorzi di Bonifica del Foglia, Metauro e Cesano, del Musone, Potenza, Chienti, Asola e Alto Nera, dell’Aso, del Tenna e del Tronto” è stato costituito il “Consorzio di Bonifica delle Marche”

Il consorzio di bonifica così creato “è un consorzio obbligatorio costituito tra tutti i proprietari degli immobili inclusi nel comprensorio per il beneficio che ricevono o possono ricevere dalle attività di manutenzione idraulico forestale di cui al d.p.r. 14 aprile 1993 (Atto di indirizzo e coordinamento alle regioni recante criteri e modalità per la redazione dei programmi di manutenzione idraulica e forestale)” (art.6 L.R. 13/2013).

l Consorzio di Bonifica delle Marche è quindi per legge regionale identificato come un “consorzio obbligatorio”.

Sulla legittimità di tale obbligatorietà e del contributo richiesto abbiamo presentato una interpellanza ai Sindaci ed al Segretari Generali dei nostri Comuni al fine di avere dagli stessi una pronuncia ed un parere di merito, visto che anche i Comuni, se proprietari di immobili ricadenti nel comprensorio di bonifica, sono tenuti al versamento del contributo obbligatorio.

L’interpellanza circostanzia le criticità in merito alla correttezza della obbligatorietà del Consorzio, riportando dettagliate motivazioni.

Nell’atto, inoltre, si fornisce un ampio quadro giurisprudenziale, che risulta invero piuttosto controverso, in merito alla legittimità del contributo richiesto.

Tutto ciò premesso, si chiede pertanto

1) se il Comune risulta proprietario di immobili ricompresi fra quelli ricadenti negli obblighi contributivi nei confronti del Consorzio di Bonifica Marche;
2) se il Comune è stato destinatario di avviso di pagamento del contributo per gli anni 2014 e 2015 e per quali importi;

3) se gli Uffici e l’Amministrazione hanno ritenuto necessario un approfondimento istruttorio al fine di verificare la piena legittimità della costituzione del Consorzio obbligatorio e del contributo;
4) se, anche sulla base del quadro giuridico, normativo e giurisprudenziale sopra descritto e viste le implicazioni economiche per l’Ente e/o per i cittadini della contribuzione prevista, ritengono pienamente legittimi la costituzione del Consorzio
obbligatorio di Bonifica delle Marche ed il contributo richiesto;
5) quali azioni intendono mettere in campo, anche agli esiti delle verifiche e degli accertamenti necessari per evadere le richieste ed i quesiti di cui ai punti precedenti.

In questo modo, riteniamo che i competenti uffici del Comune saranno costretti ad esprimersi nel merito per dirimere i dubbi sollevati aprendo una apposita istruttoria.

Valuteremo con estrema attenzione quelle che saranno le posizioni assunte e le motivazioni che verranno articolate, anche al fine di adottare (ed eventualmente di far adottare anche dal Comune stesso) le conseguenti azioni nei confronti della Regione e del Consorzio a tutela dei cittadini e per il rispetto dei principi di legalità, efficacia, imparzialità, ragionevolezza e buon andamento della Pubblica Amministrazione.

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