Ha rischiato di trasformarsi in tragedia il pomeriggio di due 17enni che, soli in casa, anziché fare i compiti, si sono bevuti un litro e mezzo di grappa fatta in casa. L’episodio è avvenuto a Montemarciano ed è stato segnalato dalla madre di uno dei due, la quale, rientrando a casa intorno alle 19:30 di giovedì 8 ottobre, ha trovato il figlio privo di sensi e steso a terra.

Immediata la chiamata al 112 e al 118 pensando che vi fosse stata una rapina finita male. E invece si trattava di un fatto ben diverso. Il personale del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Senigallia e della Stazione di Montemarciano, infatti, entrando nell’abitazione, hanno prima rinvenuto l’altro 17enne chiuso a chiave in bagno e anch’egli riverso a terra; poi hanno scoperto che si erano scolati circa 1,5 lt di grappa fatta in casa data l’assenza del genitore.

Il figlio della padrona di casa è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Senigallia dove è stato ricoverato in coma etilico, con prognosi riservata, ma senza alcun pericolo di vita. L’altro minorenne è stato invece affidato ai genitori, convocati in caserma dopo le cure del 118 che ha constatato l’abuso etilico.

Ancora una volta i Carabinieri hanno dichiarato la pericolosità del Binge Drinking, la cosiddetta “abbuffata alcolica” che consiste nell’ingerire grandi quantità di alcolici per entrare velocemente in uno stato di “sballo” per potersi divertire. Divertimento che non c’è stato, dato che ha lasciato spazio alla preoccupazione dei genitori e all’allarme alle forze dell’ordine, inutile e pericoloso perché, oltre a rischiare di mettere a repentaglio la propria vita, ha distolto l’attenzione da potenziali altre emergenze.