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Jesi, prorogato sino al 15 aprile il divieto di accensione dei camini

L'ordinanza si va a sommare a quella relativa al blocco dei veicoli diesel maggiormente inquinanti

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Jesi

La perdurante assenza di pioggia ha continuato a incidere negativamente sulla qualità dell’aria anche a gennaio, mese durante il quale si sono verificati già 9 volte gli sforamenti giornalieri di polveri sottili al valore limite di 50 microgrammi per metro cubo. E così, dopo la proroga al 29 febbraio del blocco dei veicoli diesel più inquinanti (pre Euro, Euro 1 ed Euro 2 fermi il martedì e giovedì nelle fasce orarie 8.30-12.30 e 14.30-18.30), è stato prolungato al 15 aprile prossimo anche il divieto di accendere caminetti e stufe alimentate a legna, carbone o pellet, utilizzate per il riscaldamento domestico quando nella stessa abitazione è presente e funzionante anche un altro impianto di riscaldamento autonomo o centralizzato. Il divieto è esteso anche agli impianti per il riscaldamento di ambienti esterni, come i dehors invernali.

Sono esentati dal divieto tutti i sistemi a combustione dotati di filtri antiparticolato, oltre a quelli dotati di certificazione ai sensi delle vigenti norme tecniche.

Il provvedimento è contenuto in una nuova ordinanza del sindaco. Una decisione, questa, prevista dal regolamento approvato dal Consiglio comunale, e che nasce dalla considerazione che, a parità di energia prodotta, il fattore di emissione di un caminetto aperto risulta 2500 volte superiore a quello di una caldaia a gas, mentre un caminetto chiuso ha un fattore di emissione di 1250 volte superiore, con chiare ripercussioni in termini di emissioni di polveri sottili.

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