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Terremoto, il quadro della situazione a Jesi spiegato dal sindaco Bacci

Lievi danni sparsi per tutto il territorio cittadino, ma nessun episodio di particolare gravità

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Terremoto a Jesi

In seguito agli eventi sismici del 26 e del 30 ottobre, la situazione nella città di Jesi mostra un quadro positivo. Nonostante le forti scosse di mercoledì 26 di MI 5.4 e 5.9 e soprattutto quella di MI 6.5 di domenica, la città di Jesi si presenta con alcune lesioni lievi che non limitano la libertà dei cittadini all’interno degli edifici.

Tra le preocauzioni prese dal Comune vi è la chiusura delle scuole di ogni grado, terminata oggi, giorno in cui sono state riaperte grazie all’esito positivo dei controlli. L’asilo nido Cepi invece rimarrà chiuso e sarà probabilmente trasferito in un’altra struttura più sicura.

Per quanto riguarda, invece, il patrimonio artistico jesino, sono state riscontrate lesioni più rilevanti in alcune chiese, Chiesa a Jesicome la chiesa di San Marco, chiusa a causa di alcuni distacchi di intonaco affrescato, con il necessario trasferimento delle suore. Stessa sorte per la chiesa di San Giuseppe, transennata a causa delle crepe presenti nella zona dell’altare e l’apertura di un foro nel tetto di piccole dimensioni; le funzioni religiose saranno quindi celebrate nel teatrino accanto, dove sono stati rimandati tutti gli eventi previsti. Anche la chiesa di San Pietro Apostolo è stata chiusa per controlli interni ed esterni a causa della croce pericolante sulla copertura ed insieme ad essa anche il Duomo, chiuso a causa della caduta di calcinacci.

I danni al patrimonio artistico proseguono con la Galleria degli Stucchi a Palazzo Pianetti, la famosa Pinacoteca di Jesi che custodisce i capolavori di Lorenzo Lotto, dove il sisma ha provocato il distacco di alcune pellicole di colore dai muri e la caduta di un busto di marmo al secondo piano, senza causare ulteriori danni. Di conseguenza il Comune ha adottato una serie di misure precauzionali, come la chiusura della Pinacoteca e del Museo Diocesano, il rinvio dello spettacolo presso il Teatro Moriconi e della conferenza a Palazzo dei Convegni, in modo da effettuare accertamenti e controlli più approfonditi in questi giorni. Un quadro ancora più completo è offerto dal sindaco di Jesi, Massimo Bacci, il quale ha rassicurato prontamente tutti i suoi cittadini.
Come possiamo definire la situazione a Jesi dopo gli eventi sismici di questi giorni?
La situazione a Jesi è positiva, considerando che oggi sono state riaperte le scuole di ogni grado eccetto l’asilo nido Cepi, il quale sarà trasferito presso un’altra struttura, e la scuola Lorenzini che era già stata chiusa prima degli eventi sismici a causa di insicurezze dovute alla sua agibilità. Subito dopo il sisma sono stati effettuati immediatamente i controlli necessari presso tutte le scuole, evidenziando che il terremoto non ha provocato lesioni rilevanti, quindi ne viene confermata l’agibilità. Per quanto riguarda le altre strutture pubbliche, sono state fatte delle analisi presso la casa di riposo, dove sono state evacuate due camere solo per precauzione, trasferendo i degenti in altre stanze nella medesima struttura.
Oltre alle scuole, anche il patrimonio artistico di Jesi ha risentito del sisma, cosa si può dire al riguardo?
Chiesa lesionata a JesiIl patrimonio artistico vede colpite alcune chiese, in partiolar modo la famosa chiesa di San Marco, nella quale si sono staccati pezzi di intonaco affrescati su entrambi i lati, quindi per precauzione è stata chiusa; stesso discorso per la chiesa di San Giuseppe che presenta un piccolo foro sul tetto, per cui nei prossimi giorni le funzioni religiose saranno celebrate nel teatrino collocato accanto; sono caduti calcinacci al Duomo in corso Matteotti e infine è stata chiusa per precauzione anche la chiesa di San Pietro Apostolo per ulteriori accertamenti. Nella giornata di domenica sono stati effettuati controlli repentini nel cimitero di Jesi e nel Famedio, chiusi per quella giornata e poi aperti in quanto sicuri e privi di lesioni che potessero comprometterne la sicurezza. Esattamente come Palazzo Pianetti, il quale è stato chiuso anch’esso a causa di alcuni distacchi di pellicole di colore.
Ci sono altre strutture dove sono stati fatti i controlli?
Si ovviamente, in tutte le strutture pubbliche, presso i Teatri, i viadotti, il resto delle chiese non lesionate. Si può dire che il sisma non ha danneggiato Jesi, ci sono solo piccole lesioni qua e là che non pregiudicano assolutamente l’agibilità degli edifici, inoltre i nostri tecnici sono attivi costantemente per controlli su tutto il territorio comunale.

 

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di Giulia Baldini

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