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No del TAR all’ampliamento della discarica di Maiolati, esulta il Movimento Cinque Stelle

L'intervento in questione era già stato rigettato dalla Provincia di Ancona

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Discarica di Maiolati Spontini

Poco meno di un anno fa la Provincia di Ancona ha bocciato il progetto di ampliamento della discarica di Maiolati proposto dal Comune di Maiolati, a pochissimi km da Jesi.

Uno dei motivi principali della bocciatura contenuto nella determina dirigenziale n.961 del 09.06.2016 era legato al fatto che l’impianto non rispettava la distanza minima dei 2000 metri dal centro abitato, prevista nella pianificazione regionale. Contro tale determinazione n.961/2016 il Comune di Maiolati ha presentato ricorso al TAR. Come abbiamo ben spiegato in questo video, https://www.facebook.com/movimento5stellejesi/videos/1004259872963177/, inizialmente, nei pareri espressi dalla Regione e fatti pervenire nel procedimento, questo criterio dei 2000 metri non era stato ritenuto applicabile poiché l’istanza con la quale il proponente aveva chiesto l’autorizzazione all’Ampliamento era stata presentata nell’agosto 2013, antecedente quindi al Piano Regionale Rifiuti che introduceva tali criteri localizzativi.

Tuttavia, studiando gli atti del procedimento e le norme, scoprimmo che in realtà tale divieto di ubicazione di nuovi impianti e di ampliamenti sostanziali di discarica a meno di 2000 metri era già vigente ai tempi della presentazione dell’istanza del Comune, perché introdotto già da una Delibera Amministrativa del Consiglio Regionale approvata il 26 febbraio 2013 (DACR 66/2013).

Nessuno aveva accertato questa situazione prima che, tramite le nostre osservazioni, fu portata ufficialmente all’attenzione di tutti i soggetti coinvolti nell’iter autorizzativo, comportando di fatto poi un mutamento agli atti del parere espresso dalla Regione.

Alla fine, qiuindi, la Provincia accolse le nostre osservazioni e bocciò il progetto. Oggi il TAR si è espresso respingendo il ricorso presentato dal Comune!!! Il motivo unico considerato dal TAR nelle sentenze oggi pubblicate (n.72/2017 e n.63/2017) e che assorbe tutti gli altri motivi di ricorso perché ritenuto insanabile è proprio quello che avevamo portato agli atti del procedimento, ovvero la sussistenza e l’applicabilità del criterio localizzativo dei 2000 metri di cui alla DACR 66/2013.

Questo il passaggio cruciale della sentenza a riguardo:

<< 3.2 Di conseguenza vanno applicati i criteri localizzativi di cui al PRGR previgente (1999), come modificati dalla variante introdotta con la deliberazione amministrativa del Consiglio Regionale n. 66/2013.

3.7 L’insanabile contrasto del progetto con il vincolo della distanza dai centri abitati di cui al PRGR del 1999 (come modificato nel 2013) rende irrilevante la trattazione delle restanti censure, incluse quelle rivolte contro gli ulteriori profili che sorreggono la valutazione negativa di compatibilità ambientale e il consequenziale diniego di rilascio dell’AIA.>>

Fra le tante vittorie che abbiamo conseguito in questi anni, quella confermata oggi è una delle più limpide ed emblematiche del ruolo fondamentale che possono avere cittadini onesti e preparati i quali, dentro le Istituzioni e presentando gli atti nelle sedi competenti, possono fanno valere i diritti della collettività a tutela dell’Ambiente, della Salute e del bene comune.

Una grande risultato soprattutto grazie ad un lavoro encomiabile e di squadra assieme agli amici di tutto il gruppo del MoV 5 Stelle di Maiolati ed ai portavoce M5S Leonardo Guerro e Gianpiero Ruggeri.

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