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Ancona, sarà Domenico Losurdo il terzo ospite di “Parole della filosofia”

L'incontro con il pensatore e professore universitario si terrà lunedì 8 maggio al Teatro Sperimentale

Teatro Sperimentale di Ancona

Il terzo degli incontri delle “Parole della filosofia”, la storica rassegna patrocinata da ventuno anni dal Comune di Ancona, sarà Domenico Losurdo, pensatore nato a Sannicandro di Bari nel 1941 e noto soprattutto come professore di Storia della filosofia all’Università di Urbino “Carlo Bo” dove ha anche diretto l’Istituto di scienze filosofiche e pedagogiche intitolato a Pasquale Salvucci, di cui Losurdo è stato allievo. 

Presidente della Società internazionale Hegel-Marx e direttore dell’associazione politico-culturale “Marx XXI”, Premio Sila per la sezione Economia e società, Losurdo oltre a occuparsi del pensiero marxista e del tema della pace in opere come: La non violenza: una storia fuori dal mito (Laterza) e Un mondo senza guerra. L’idea di pace dalle promesse del passato alle tragedie del presente (Carocci), si è occupato di Nietzsche: prima nel volume Per una biografia politica (Manifestolibri). poi nel volume in cui ne ha tracciato “biografia intellettuale e bilancio critico” (Bollati Boringhieri), proponendo una interessante lettura del filosofo tedesco come “ribelle aristocratico”, un libro che, fin dal suo apparire, ha fatto discutere.

Proprio del pensiero nietzchiano parlerà Losurdo ad Ancona, al Teatro Sperimentale, lunedì 8 maggio alle ore 21, invitato da Giancarlo Galeazzi, direttore del Festival del pensiero plurale, nel cui ambito si colloca la rassegna “Le parole della filosofia”, e la parola che sarà oggetto della serata è “ribellione”. Così dopo gli incontri dedicati alla “liberazione” (sulla base di Platone) e alla “emancipazione” (in riferimento a Spinoza) con le sollecitanti conversazioni tenute rispettivamente da Maurizio Migliori e da Filippo Mignini, e prima dell’incontro dedicato ad “accettazione” (alla luce del pensiero di Montaigne), Losurdo avrà modo di riflettere su una categoria, quella di “ribellione”, che sta conoscendo oggi una rinnovata attualità, in presenza del “pensiero unico” del “paradigma tecno-consumista”.

C’è, quindi, grande attesa per l’incontro che permetterà in una qualche maniera di mettere a confronto tre modi di filosofare: da quello premoderno di Platone a quello moderno di Spinoza a quello postmoderno di Nietzsche, che Losurdo presenta come ribelle solitario, filosofo viandante, illuminista antirivoluzionario, soprattutto teorico del radicalismo aristocratico, perché ritiene impossibile, se non sacrificando la storia, ridurlo a un’etichetta univoca.

Alla relazione di Losurdo seguirà, come sempre un dibattito coordinato da Galeazzi. L’incontro è libero fino a esaurimento dei posti.

 

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