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Jesi, decine di migliaia di reperti archeologici in casa: denunciato un pensionato

Gli oggetti, al momento sotto sequestro, saranno poi valutati da parte della Soprintendenza

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Reperti archeologici

Un pensionato jesino con un’evidente passione per la storia è stato denunciato a seguito di alcuni controlli effettuati dai Carabinieri: nella sua abitazione, infatti, le forze dell’ordine hanno rinvenuto un vero e proprio museo archeologico composto da decine di migliaia di reperti.

Le indagini, condotte dai militari del Nucleo Patrimonio Culturale della nostra regione, sono durate mesi ed hanno permesso di risalire alla collezione posseduta dall’anziano, un vero esperto in materia in grado di catalogare numerosissimi oggetti dalle provenienze più disparate: secondo le prime stime, infatti, in casa sua i Carabinieri hanno scoperto all’incirca 30.000 reperti storici, riconducibili ad un lasso temporale di quasi due millenni compreso tra il 1.400 A.C. e il 500 D.C..

Stando alle informazioni attualmente a disposizione degli inquirenti, il pensionato avrebbe messo le mani sui suoi pezzi da collezione tramite degli scavi condotti in maniera tanto autonoma quanto illegale, scavi che sarebbero andati avanti per anni e anni. In attesa di un responso professionale da parte della Soprintendenza per i beni archeologici, gli oggetti sono stati momentaneamente posti sotto sequestro, mentre l’anziano collezionista è stato invece denunciato.

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