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Ancona, 44enne sfruttava il proprio bar per spacciare cocaina: arrestato

Finito in manette E.E., pregiudicato; nei guai anche la sua compagna 42enne e il giovane figlio della donna

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Sequestro cocaina

Uno spacciatore italiano di 44 anni, E.E. le sue iniziali, è stato arrestato ad Ancona nel tardo pomeriggio di martedì 12 settembre: assieme a lui sono finiti nei guai anche la sua compagna, la 42enne R.B., e il figlio di quest’ultima.

Le indagini nei confronti dell’uomo, un pregiudicato già conosciuto dalle forze dell’ordine per via di una sfilza di precedenti, sono state portate avanti per mesi da parte della Polizia di Stato, che in diverse occasioni ha persino predisposto degli appostamenti. Particolare attenzione è stata posta nei riguardi dell’attività commerciale condotta dal 44enne e dalla sua partner, un bar che secondo gli inquirenti sarebbe stato al centro di un voluminoso traffico di stupefacenti.

Gli agenti della Squadra Mobile hanno quindi deciso di intervenire nel pomeriggio di martedì, attendendo E.E. nei pressi della sua abitazione per poi saltare fuori e fermarlo.

Venuto a conoscenza della perquisizione che si sarebbe tenuta di lì a poco in casa sua, l’uomo ha consegnato di sua spontanea volontà alcuni grammi di hashish, promettendo ai poliziotti che avrebbe dato loro anche dell’ulteriore stupefacente nascosto nel suo locale.

Prima di lasciare l’appartamento, tuttavia, egli ha scambiato alcune parole con il figlio della compagna, conversazione che ha insospettito non poco gli agenti. Uno di loro, rimasto sul posto mentre i suoi colleghi accompagnavano E.E. presso il suo esercizio commerciale, ha così notato il giovane mentre era impegnato a disfarsi di un pacchetto gettandolo da una finestra: una volta recuperato, all’interno dell’involucro sono stati rinvenuti 160 grammi di cocaina purissima.

Qualche altro grammo della medesima droga è poi effettivamente stato ritrovato nel bar dove l’uomo aveva condotto le forze dell’ordine. Successivamente, nell’abitazione di R.B. situata a Montemarciano, sono poi stati scovati circa 10 grammi di mannitolo, una sostanza da taglio tra le più comuni.

Per E.E., tratto in arresto per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, si sono aperte le porte del carcere di Montacuto: la sua compagna, pur gravata dalle medesime accuse, è stata invece deferita in stato di libertà, mentre il figlio della donna è stato indagato per favoreggiamento.

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