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Chiaravalle, la stagione teatrale si apre con Pamela Villoresi e “La musica dell’anima”

Lo spettacolo, il primo della rassegna che celebra il ventennale della riapertura del teatro Valle, si terrà sabato 28 ottobre

Pamela Villoresi

Città più bella (titolo del cartellone, che segue i precedenti La Città (In)Visibile, cittAcomedonnA, Città dei Diritti e Una città per pensare) è lo sfondo su cui si staglia quest’anno il cartellone chiaravallese. «Una bellezza – dice l’assessore alla cultura Francesco Favi – come è quella del teatro che, venti anni fa i chiaravallesi poterono tornare o iniziare ad ammirare, dopo il lungo e delicato restauro del Comunale. ”La bellezza si colloca agli antipodi di una realtà con la quale dobbiamo fare i conti”, ha scritto il filosofo franco-cinese François Cheng. Un pensiero» prosegue Favi «che sarebbe piaciuto a Maria Montessori, la quale intravedeva nel bello uno dei principi-cardine di quella ‘educazione cosmica’ capace di orientare in senso armonico la crescita del bambino e, più in generale, il progresso dell’umanità».

 

Otto gli appuntamenti in programma. Il 28 ottobre la stagione si apre con un evento speciale, fuori abbonamento, per celebrare il ventennale della riapertura del Teatro. Con La musica dell’anima  Pamela Villoresi rende omaggio a Eleonora Duse: un mito del teatro e un esempio di coraggio formatasi con l’arte in generale, ma soprattutto attraverso la musica.

Il 12 novembre l’appuntamento è con Tutta casa, letto e chiesa, di Dario Fo e Franca Rame interpretato da Valentina Lodovini, volto fra più popolari del cinema italiano. Una commedia “disincantata” nella quale si ride molto, ma che, a 40 anni dal debutto con interprete la Rame, fa ancora riflettere sulla condizione delle donne.

Ascanio Celestini fra i più importanti interpreti del teatro di narrazione, torna a Chiaravalle il 1 dicembre con Pueblo. In scena le vicende di personaggi che vivono ai margini della società o nei gradini più bassi, che non hanno potere alcuno e spesso stentano persino a sopravvivere, ma si aspettano continuamente che il mondo gli mostri qualcosa di prodigioso. E ci credono talmente tanto che alla fine il prodigio accade.

Paolo Rossi, noto grazie alla meravigliosa carriera vissuta tra cabaret e teatro, cinema e televisione, con Storie di giorni dispari in scena il 20 gennaio, gioca e improvvisa con Vincenzo Costantino Cinaski, poeta e narratore, promotore di un nuovo modo di fare poesia. Due vite e un’amicizia a confronto, un recital un po’ concerto da non perdere.

Raffaello Sanzio, genio del Rinascimento, ritrova vita e pensiero nella mise en scène Divinissimo. Una commedia d’arte il 17 febbraio. Uno spettacolo, di Michele Pagliaroni e realizzato dal Centro Teatrale Universitario Cesare Questa – Accademia Raffaello in collaborazione con Comune di Urbino e Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” non vuol essere biografia del genio del Rinascimento ma una libera creazione di una favola che porti al centro le vite straordinarie di uomini abbagliati dalla luce di un mito come quello del grande artista urbinate.

Il 3 marzo va in scena La locandiera un classico del teatro goldoniano proposto dalla innovativa Compagnia Proxima Res con la regia di Andrea Chiodi. Al centro le vicende dell’astuta Mirandolina: la rappresentazione di un Don Giovanni letterario ma al femminile, con i personaggi che intorno a un grande tavolo appariranno e scompariranno tra una moltitudine di costumi del repertorio del grande autore veneziano.

Il 14 aprile sei attori sul palco tessono insieme una trama di storie che aprono squarci di esistenze incrociate nello spettacolo Sempre domenica, vincitore del prestigioso premio In-Box dal Vivo 2017, proposto dal giovane Collettivo Controcanto con la regia di Clara Sancricca. Sono vite affaccendate nei quotidiani affanni, vite che si arrovellano e intanto si consumano, che a tratti si ribellano eppure poi si arrendono; perché in questo carosello di moti e fallimenti è il lavoro a suonare la melodia più forte: quella dell’ineluttabile, dell’inevitabile, del “così è sempre stato e del sempre così sarà”.

Chiude la stagione un altro evento speciale, fuori abbonamento, dedicato alla personalità più illustre della città. Il 5 e 6 maggio il regista Gianfranco Pedullà propone al pubblico l’esito del Progetto Teatrale VisionArea mettendo in scena Maria. Maria Montessori, i diritti dei bambini e delle donne in una produzione firmata da Comune di Chiaravalle e Teatro Popolare d’Arte e con la partecipazione straordinaria di Rosanna Gentili.

 

Gli abbonamenti a sei spettacoli del cartellone sono in vendita a 105 euro per platea e palchi centrali e a 95 euro per i palchi laterali, nei giorni 6 e 7 novembre per il rinnovo dei vecchi abbonati e 8 e 9 novembre per i nuovi alla Biglietteria Teatro Valle aperta dalle 17.30 alle 19.30. Riduzioni a, rispettivamente, 90 e 80 euro per under 25, over 65, iscritti al progetto teatrale VisionArea, insegnanti a tempo determinato e convenzionati vari

È possibile acquistare i biglietti a 20 e 18 euro (con riduzioni rispettivamente a 17 e 15 euro)  e a 10 euro per gli studenti fino a 19 anni. Biglietto di posto unico a 10 euro, con ridotto a 8 euro per i due fuori abbonamento, in programma il 28 ottobre (La musica dell’anima) e il 5 e 6 maggio 2018 (Maria Montessori, i diritti dei bambini e delle donne). Biglietteria del teatro aperta il martedì (orario 17.30/20) e il venerdì (orario 10/12), il giorno precedente lo spettacolo (orario 17.30/19.30) e quello di rappresentazione (dalle 18 a inizio spettacolo).

Informazioni: Biglietteria Teatro Valle 071/7451020; Comune di Chiaravalle, Ufficio Cultura 071 9499266, Call center dello Spettacolo delle Marche tel. 071/2133600 e AMAT tel. 071/2072439 www.amatmarche.net.

Inizio spettacoli ore 21.

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