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Truffa da 6.000 euro ai danni di una falegnameria di Ancona, in due nei guai

Un 65enne originario di Loreto e un suo complice sono stati smascherati dalla Polizia di Stato del capoluogo

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LIbreria al centro di una truffa

Due pregiudicati, responsabili di una truffa da migliaia di euro ai danni di una ditta artigiana con sede ad Ancona, sono stati denunciati dalla Polizia di Stato al termine di lunghe e complesse indagini.

La vicenda ha avuto inizio nel settembre dello scorso anno, quando un 65enne di Loreto si era recato presso una rinomata falegnameria anconetana con l’intento di commissionare una libreria dal valore di 6.000 euro: in tal frangente, l’individuo in questione si era fatto passare per il dirigente di una nota compagnia di consulenza finanziaria che di lì a poco avrebbe dovuto aprire una nuova filiale proprio ad Ancona.

Il 65enne, spalleggiato da un complice, dopo aver ritirato la libreria aveva dunque emesso tre assegni tra i mesi di ottobre e dicembre a favore dell’azienda, assegni che si erano però rivelati scoperti. Gli accertamenti bancari condotti su di essi, inoltre, avevano scoperto come fossero intestati a una ditta sconosciuta, di cui il complice del 65enne figurava come l’unico amministratore.

Poiché entrambi i soggetti coinvolti nella truffa risultavano irreperibili sia tramite telefono che tramite e-mail, del fatto sono stati messi al correnti gli agenti della Squadra Mobile dorica, che dopo ripetuti controlli sono infine riusciti a rintracciare la coppia di criminali. La perquisizione condotta presso la sede fittizia della compagnia di consulenza, ubicata in piazza della Repubblica, ha infine permesso di rinvenire sia la libreria alla base della truffa sia un blocchetto di assegni di dubbia origine e validità.

Negli uffici attigui, i quali versavano in condizioni fatiscenti, i poliziotti si sono imbattuti invece negli spazi che avrebbero dovuto ospitare l’azienda al cui vertice si trovava il complice del 65enne: quest’ultimo si è rivelato essere un operaio edile, il cui amministratore non era altri che il complice stesso.

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