Un giovane fabrianese di 23 anni, già noto alle forze dell’ordine a causa di due arresti relativi a truffe perpetrate on-line, è finito in carcere a seguito delle indagini congiunte condotte dalla Polizia di Stato e dalla Procura della Repubblica.

Il 23enne era finito nei guai per la prima volta nel febbraio del 2017, quando una donna residente a Grosseto aveva denunciato alle forze dell’ordine di essere stata raggirata: ella aveva infatti messo in vendita una macchina fotografica per circa 300 euro, dispositivo per il quale non era però mai stata pagata dal giovane.

Quest’ultimo era così stato arrestato al momento di ricevere tale prodotto, nonostante egli avesse fornito generalità e indirizzo fittizi nel tentativo di farla franca.

Esattamente un anno dopo si era verificata la medesima situazione, con il truffatore che si era accaparrato un paio di scarpe da ginnastica alquanto costose senza però sborsare un euro: anche in questo secondo caso, tuttavia, l’uomo era stato colto in flagranza di reato dagli agenti di Polizia.

Successivamente al secondo arresto, accurate indagini hanno permesso di risalire a circa 50 denunce accumulate a carico del 23enne nel giro di circa tre anni e mezzo, molte delle quali inerenti altre truffe compiute per via telematica.

Il 22 agosto scorso, infine, il Gip del Tribunale di Ancona ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere nei suoi confronti, dato che per il giovane la truffa sarebbe ormai divenuta parte integrante della propria sussistenza. Egli si trova ora recluso presso la Casa Circondariale di Montacuto.