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Processo a carico di Claudio Pinti, la Procura chiede 18 anni di reclusione

Il 35enne sieropositivo aveva contagiato diverse donne con cui aveva avuto delle relazioni: attualmente malato, non si è presentato in aula

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Claudio Pinti

Ha avuto inizio nella tarda mattinata di giovedì 17 gennaio l’udienza nei confronti di Claudio Pinti, 35enne originario di Montecarotto accusato di aver infettato consapevolmente diverse sue partner in quanto sieropositivo.

Il processo, scattato alle 11.30 presso il Tribunale di Ancona, vede a carico dell’uomo le accuse di omicidio volontarioe lesioni personali gravissime: la prima fa riferimento alla morte dell’ex-compagna, Giovanna Gorini, deceduta nel 2017, mentre la seconda riguarda invece il contagio della sua ultima frequentazione, che nel giugno scorso aveva fatto emergere l’intera vicenda.

Si attende dunque il pronunciamento con rito abbreviato del Tribunale a carico di Pinti, per il quale la Procura della Repubblica di Ancona ha chiesto la condanna a 18 anni di reclusione. L’accusato peraltro non si è presentato in aula poiché attualmente ricoverato presso l’ospedale di Viterbo.

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