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Caso Indesit di Albacina, interviene Spacca: rispettare gli accordi presi

La rabbia dei sindacati, Spera (UGL Metalmeccanici): "situazione paradossale"

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Antonio Canzian e Gian Mario Spacca

All’indomani dell’annuncio di Whirpool riguardo la chiusura dello stabilimento Indesit di Albacina, nell’ottica di un totale di 1.350 esuberi su scala nazionale, a prendere la parola sulla questione è Gian Mario Spacca.

Secondo il Presidente della Regione Marche, i patti sottoscritti con Indesit a fine 2013, che prevedevano il blocco dei licenziamenti fino al 2018 e investimenti significativi sul territorio, non possono essere disattesi secondo quanto proposto da Whirpool.

D’altronde, alla vigilia dell’incontro del 16 aprile, proprio tali accordi rappresentavano un aspetto rassicurante per i lavoratori interessati dalla decisione della multinazionale americana.

Spacca ha inoltre evidenziato come dall’incontro, svoltosi presso il Ministero dello Sviluppo economico, siano stati esclusi i rappresentanti della Regione, fatto senza precedenti in occasioni di tale importanza. Ha poi rivolto un invito a tutte le forze politiche, in modo da evitare inutili polemiche e creare così un fronte comune in difesa del territorio e dei lavoratori colpiti.

Sulla decisione di Whirpool è intervenuto anche Antonio Spera, segretario generale della UGL Metalmeccanici,  che ha indicato la presa di posizione della multinazionale come “assurda e irresponsabile” sulla base delle conseguenze future per il territorio e per i lavoratori.

Spera ha inoltre descritto come paradossale la situazione venutasi a creare, con i licenziamenti da un lato e dall’altro la volontà, manifestata dall’azienda stessa, di voler operare importanti investimenti sul territorio nazionale nel giro di quattro anni.

Secondo il segretario generale, nel caso Whirpool continuasse imperterrita nel ribadire la propria proposta in occasione del prossimo incontro, previsto per il 20 aprile, bisognerà attendersi una dura risposta da parte della UGL.

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