Falconara: il PD sul terminale off shore di rigassificazione
Con enfasi il Sindaco Brandoni e l’assessore Astolfi hanno comunicato le misure compensative chieste dal Comune all’API per la realizzazione di un terminale off-shore di rigassificazione di gas naturale. Opere per circa 450.000 / 650.000 euro.
L’ennesima svendita senza precedenti. Una cifra insignificante ed iniqua per Falconara. Se avevamo definito “un piatto di lenticchie” l’accordo sottoscritto lo scorso mese di settembre per la costruzione delle due centrali e per la definizione del contenzioso esistente tra Comune e Raffineria, le richieste avanzate oggi per il rigassificatore possiamo definirle “un cucchiaino di lenticchie”.
Per la realizzazione di un rigassificatore al largo di Porto Viro, in provincia di Rovigo, con una capacità di rigassifazione doppia di quello di Falconara per la cosiddetta compensazione ambientale la società che realizza l’impianto si è impegnata, con un accordo sottoscritto tra le parti nel febbraio 2008, a corrispondere un importo complessivo di 12 milioni e centomila euro.
Perché per quello di Falconara il Sindaco ha chiesto compensazioni per soli 450.000 / 650.000 euro? Brandoni e la sua Giunta tutelano realmente gli interessi di Falconara e dei falconaresi?
Come Democratici di Falconara siamo indignati.
Nei prossimi giorni avanzeremo una proposta per compensazione ambientale, riequilibrio ambientale e contributo allo sviluppo del territorio che realmente tuteli gli interessi dei falconaresi. Nel contempo chiederemo alla Provincia ed alla Regione di sostenerla coinvolgendo anche comuni limitrofi come Montemarciano e di attivare un tavolo di serio e reale confronto con l’azienda. Tra le richieste ci sarà anche quella di fornire il gas metano agli utenti delle città interessate a condizioni di favore.
Dal Partito Democratico -Falconara
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