Jesi: precisazioni riguardo la vicenda Turbogas
Quella del consigliere Rossetti in merito alla questione dei dati sulla Turbogas è un’opera di disinformazione che non serve a nessuno, aggravata dal fatto che lui è un tecnico. Ad ogni modo, per cercare di precisare le innumerevoli inesattezze espresse, si sottolinea quanto segue.
Le autorizzazioni di carattere ambientale sono state rilasciate alla Turbogas dal Ministero dell’Ambiente (1999) e dalla Regione Marche (2004), competenti in materia: nessuna di queste autorizzazioni conteneva prescrizioni sulla misura del particolato (inteso come particolato fine – Pm10 e Pm 2,5 - e non le polveri totali sospese Pts che non sono significative)
Non risponde a verità che la Convenzione del 1999 imponesse al Comune di monitorare la situazione: essa viceversa imponeva alla ditta di monitorare “in continuo” quattro parametri (Nox, Co, Co2 e temperatura) trasmettendo poi i dati al Comune ed all’Arpam.
Il Comune non doveva chiedere all’Arpam la concentrazione delle polveri, dal momento che proprio l’Arpam è l’organo di controllo del monitoraggio effettuato dalla ditta. L’Arpam ha prodotto, fino al 2006, un report sulle emissioni della Turbogas publicato anche sul sito del Comune di Jesi.
Il Comune non ha una specifica competenza sul controllo dei dati, cosa che comunque ha fatto. Non ha controllato i dati sulle Pts (Polveri totali sospese) perché poco significativi (per inciso, fino al 2004 la ditta non era tenuta alla registrazione e trasmissione di questo dato, e quindi prima di quella data non esistono valori). Tale scarsa significatività è riconosciuta anche da Rossetti.
E’ vero che il Comune non disponeva delle informazioni sulle Pts (un foglio sul quale viene riportata una misura effettuata una volta all’anno: dal 2004 al 2007 – il dato del 2008 non è stato ancora trasmesso – sono quattro fogli in tutto). Ma secondo il famoso studio effettuato da Nicola Armaroli e Claudio Po sulle emissioni delle centrali Turbogas, “la combustione del metano è sostanzialmente esente da emissioni di particolato di taglia superiore al Pm10” (cioè dalle Pts)!
L’A.I.A. (2004) non imponeva affatto di controllare le polveri sottili, ma solo (una volta l’anno!) le Pts (polveri totali sospese). La differenza tra i due concetti è fondamentale: con il termine “polveri sottili” si intendono le particelle di dimensione inferiore ai 10 millesimi di millimetro, mentre con il termine Pts, cioè polveri totali sospese, si intende la frazione di dimensione più grande. Sono le particelle più fini quelle più dannose per la salute umana: ma l’Autorizzazione Integrata Ambientale (rilasciata dalla Regione Marche) non prevede il controllo su queste polveri.
Rossetti chiese i dati sulle Pts: il Comune rispose (nei termini di regolamento) che non disponeva di tali dati, non previsti dalla convenzione del 1999 con JesiEnergia (proprietaria della Turbogas). Alla successiva richiesta di Rossetti l’ufficio si è attivato presso la ditta per ottenere tali dati, poi trasmessi a Rossetti. Non ha alcun senso dire che tali dati non hanno valore legale perché forniti dalla ditta, dal momento che l’A.I.A. prevede che sia proprio la ditta ad effettuare i rilevamenti (attraverso tecnici abilitati) e a trasmettere i dati al Comune ed all’Autorità competente.
I dati dell’azienda non distinguono tra Pm10 e Pm2,5 per il semplice motivo che né la Convenzione del 1999 (che riprendeva l’autorizzazione ministeriale) né l’A.I.A. del 2004 (di competenza della Regione Marche) le imponevano il controllo del Pm10 o del PM2,5: e questo è il motivo per cui non esistono questi dati.
Rossetti sa bene che queste problematiche erano state da tempo affrontate dall’Amministrazione comunale, tanto è vero che il documento votato dal Consiglio comunale sulla riconversione Sadam del 13 dicembre scorso contiene la richiesta di revisione della convenzione Turbogas in molte delle sue parti, essendo passati oltre 10 anni. Con lo stesso documento si impegna altresì l’Amministrazione comunale a chiedere di integrare l’Autorizzazione integrata ambientale che scade quest’anno.
Da Gilberto Maiolatesi
Assessore all’Ambiente di Jesi
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