Moie, i bambini sono l’oro del mondo festeggiati i venti anni di adozioni a distanza
I Frati Cappuccini, circa cento in Etiopia sono una presenza significativa attraverso iniziative umanitarie come le scuole e i presidi sanitari ed hanno un’attenzione particolare alla formazione integrale, morale e umana della persona nel suo insieme. I religiosi offrono un deciso contributo nella lotta alla povertà e alla fame e danno una testimonianza davvero evangelica nello stare accanto alla gente.
“Le comunità di Moie e dei paesi limitrofi – scrive padre Augusto – grazie alla fervida e intelligente mediazione della signora Edda Guerro e dei suoi collaboratori hanno compiuto un’opera che suscita ammirazione e tenerezza: 550 piccoli orfani adottati che hanno trovato amore e protezione. Durante l’anno, questi Amici di Moie, in stretta collaborazione con il Segretariato delle nostre Missioni Estere, organizzano iniziative a sostegno delle missioni, in particolare quella del Wolaita. E’ un modello che ci permettiamo di presentare ad altre comunità”.
La giornata di Moie sarà una occasione per ricordare che “ogni atto di amore lascia una traccia nell’eternità e le tracce dei tanti bambini adottati ora diventati uomini e donne al di là della disperazione, delle malattie, delle povertà e del destino stesso. Questo miracolo è accaduto grazie all’amore di persone che il mondo non conosce … ma sono nel cuore di Dio”. Queste sono ancora le parole di padre Gianfranco che ha trascorso la giornata a Moie per aggiornare i tanti benefattori sul bene che i missionari possono compiere in terra d’Africa grazie a tanti piccoli gesti di generosità. Anche le offerte raccolte in questa giornata saranno destinate ai Missionari Cappuccini per i progetti dedicati all’infanzia in Etiopia.
Chi volesse ricevere informazione sui progetti di sostegno ai bambini etiopi, può contattare Edda Guerro, telefono 0731.700698.
La quota annuale per un’adozione a distanza è di 230 euro. Questa cifra va in gran parte al bambino adottato e alla sua famiglia, mentre una piccola parte viene destinata alle opere di sviluppo quali le scuole, gli asili, le case famiglia, gli ambulatori e un reparto di pediatria. Chi decide di attivare questa adozione affettiva è invitato ad accompagnare il bambino fino al quindicesimo anno di età.
Dall’ Associazione Moie
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