Fabriano: il Sindaco rivuole il Polittico di Valle Romita
Nello scorso mese di luglio il sindaco di Fabriano, ing. Roberto Sorci ha inviato una lettera alla dott.ssa Sandrina Bandera, soprintendente e direttore della Galleria di Brera, e al ministro del Beni Culturali, on. Sandro Bondi, per “rivendicare alla comunità fabrianese la restituzione alla Città ed al suo patrimonio del Polittico di Valle Romita, capolavoro giovanile del grande Gentile a cui la città natale ha dedicato tre anni fa una eccellente mostra”.
Il sindaco Sorci scriveva altresì che “la rivendicazione della proprietà alla comunità fabrianese è da ricercarsi nel fatto che i soldati napoleonici lo rubarono all’interno dell’eremo francescano di S.Maria di Val di Sasso per poi portarlo a Brera senza, quindi, né acquistarlo né avendolo avuto per donazione” ed aggiungeva di non rivendicare “le predelle del polittico che, invece, vennero regolarmente trattate e vendute”.
Nella lettera il sindaco di Fabriano metteva in evidenza di aver già rivendicato il ritorno a Fabriano del capolavoro nell’oramai lontano 1991 allorquando era assessore alla cultura. Ed aggiungeva che “il polittico, come già sottolineai all’epoca, appartiene all’eremo ed alla sua storia, un eremo che ha visto la presenza di S. Francesco di Assisi e che, non a caso, la Regione Marche sta per far restaurare e che definisce un complesso conventuale da sempre considerato uno degli itinerari francescani più significativi di tutta la Regione…meta di un numero sempre crescente di pellegrini e visitatori”.
Nella missiva si metteva anche in evidenza che per il recupero ed il ripristino, a dimostrazione della sua rilevanza, verrà spesa una somma consistente di 2.800.000,00 euro.
Ora, in una lunga ad articolata lettera di risposta la dott. Bandera evidenzia che “la Pinacoteca di Brera, istituzione storica oramai bicentenaria, non può che comprendere e il sentimento di attaccamento e di difesa del proprio patrimonio culturale”. Ma pur nata con atti di esproprio la Galleria di Brera è un bene di altissimo valore che deve essere attentamente tutelato nell’interesse generale ed universale della cultura.
La Soprintendente mette altresì in evidenza che sul piano strettamente giuridico la richiesta non è accettabile ma, evidenzia la dott. Bandiera, bisogna “approfondire insieme a Lei le implicazioni culturali della sua richiesta e le ragioni che stanno alla base del diniego”.
In sostanza il polittico di Valle Romita, fin dai primi allestimenti, è stato parte integrante del percorso museale sia come espressione della cultura gotico-internazionale sia come esempio altissimo degli intrecci culturali che hanno caratterizzato la cultura marchigiana tra il trecento ed il quattrocento.
E Brera non può non avere “un artista come Gentile che, dopo Giotto, è colui che ha, per circa un decennio allo schiudersi del quattrocento, unificato le avanguardie artistiche di tutta la penisola da Venezia a Brescia, alla toscana, all’Umbria, alle Marche fino a Roma. Se c’è un artista di statura nazionale esso è senza alcun dubbio Gentile”.
La parte conclusiva dell’articolata risposta sottolinea la disponibilità alla collaborazione –come per la mostra di Gentile – della Pinacoteca di Brera, disponibilità che potrebbe ulteriormente sostanziarsi con il recupero e la realizzazione dei nuovi spazi museali fabrianesi che “potranno permettere di dare anche un esito espositivo ai diversi filoni di ricerca storica ed artistica cui fin da ora viene assicurato l’appoggio e la partecipaione sentita e condivisa”.
Dal Comune di Fabriano
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