Sequestrati cinque impianti a biogas della provincia di Ancona
Il sequestro a Osimo, Agugliano, Camerata Picena e Castelbellino nell'ambito dell'operazione "Green Profit"
Sequestrati dai militari del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria di Ancona cinque impianti a biogas da digestione anaerobica di materie vegetali situati in provincia di Ancona.
Il sequestro è avvenuto giovedì 27 novembre: gli impianti si trovano a Osimo, Castelbellino, Agugliano e Camerata Picena.
L’attività si inserisce nella più ampia operazione denominata “Green Profit”, iniziata nel 2013 e nel cui ambito sono stati raccolti numerosi elementi di prova circa l’esistenza di un vero e proprio cartello affaristico-istituzionale composto da dipendenti pubblici, progettisti ed imprenditori sospettati di essere responsabili, a vario titolo, di reati contro la pubblica amministrazione, truffa ai danni dello Stato ed altri fatti penalmente rilevanti: il cartello sarebbe stato costituito al fine di ottenere in modo irregolare (per mancanza dei requisiti previsti dalla normativa vigente), le autorizzazioni necessarie per la realizzazione degli impianti a biogas che, in base alla data di entrata in esercizio, avrebbero beneficiato di considerevoli incentivi pubblici.
Nel luglio 2014 l’Autorità Giudiziaria, sulla base delle risultanze investigative, aveva disposto la notifica dell’avviso di conclusione d’indagine nei confronti di 20 persone fisiche per i reati sopra citati, nonché il sequestro degli utili conseguiti dai funzionari pubblici (pari a € 983.225) e degli incentivi erogati a favore delle aziende titolari degli impianti a biogas (pari ad € 8.988.499,00), per un totale di € 9.971.724.
Il provvedimento dell’A.G. dorica prevedeva anche il sequestro preventivo dei 7 impianti a biogas coinvolti nelle indagini: provvedimento, tuttavia, successivamente revocato in considerazione di un nuovo comma che ammetteva la possibilità dell’esecuzione della Valutazione di Impatto ambientale Postuma – V.I.A. – per gli impianti che ne fossero sprovvisti.
Poiché detta disposizione non è stata riconfermata in sede di approvazione della legge di conversione, i pubblici ministeri titolari delle indagini hanno reiterato la richiesta di sequestro degli impianti, che il G.I.P. del Tribunale di Ancona ha accolto limitatamente a 5 dei 7 impianti coinvolti: gli altri 2 sono già stati sottoposti a sequestro dall’Autorità Giudiziaria di Macerata per violazioni penali in materia ambientale.
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Ancona Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!