Serie A2: la Lardini lotta, ma vince Monza (3-1)
Al PalaIper segnali positivi per il sestetto di coach Paniconi, dopo l'opaca prestazione contro Vicenza

Combattiva, tenace, vogliosa. Ma anche poco fortunata. La Lardini lotta, ma la buona prova del PalaIper di Monza non le regala punti. Così come successo domenica scorsa contro Vicenza, la qualità della formazione lombarda viene fuori nei momenti che contano e la Lardini paga dazio.
Finisce 3-1 con Filottrano che va sotto, gioca due ottimi set, riapre il match ma non riesce ad allungarlo ancor di più. Coach Paniconi deve rinunciare a Cavestro per un’infiammazione ad un ginocchio in via di recupero: inutile rischiare. Dentro Lupidi in diagonale a Stincone, dentro fin dalla prima battuta anche Corazza. La difficoltà di cambiare il sistema di gioco (con tre ricettori anziché quattro) viene metabolizzata bene, anche se l’avvio è in salita e non è una novità: Lupidi firma il primo punto, ma la Lardini fatica un po’ a prende le misure al muro di Devetag (6-1).
Quando lo fa, riesce a piazzare tre punti in fila con Corazza e controfirmare con Villani il break del pareggio (8-8). Il tira e molla premia comunque la Saugella che trova con maggior facilità la metà campo altrui: Moneta sigla il +6 (18-12), il set scivola via (22-14) senza che Filottrano riesca a rimetterlo in piedi. Altra storia la seconda frazione: la Lardini inizia bene (2-4), soprattutto cresce a muro con Martinelli che fa ombra e che per due volte lancia le sue sul +3 (9-12 e 13-16). Matuszkova e Bonetti riportano sotto Monza, Lupidi regala alla Lardini l’ultimo vantaggio (17-18) perché poi il set prende la strada di casa con Balboni che spinge in quattro (22-19) ed il muro di Devetag (24-20) a consegnare di fatto il 2-0 alla squadra di Delmati. Ma Lardini è pienamente in partita e lo conferma l’avvio della terza frazione in cui il servizio di Rita è micidiale (2-7 con due aces consecutivi), ma lo è altrettanto il turno in battuta di Villani che stoppa il tentativo di rimettersi in carreggiata di Monza e fa il vuoto (11-19): padrone di casa in apnea, Baroli lascia ancora il segno al servizio e la strada per il 25° punto è in discesa. Lo slancio in avvio di quarto periodo però lo prende la Saugella (5-1), Villani e Corazza ricuciono lo strappo, l’ace di Stincone e l’attacco out di Matuszkova riportano la Lardini in parità.
La gara torna ad andare a strappi e come successo nel set d’apertura Monza torna ad allungare (16-11) approfittando anche di qualche errore di Filottrano. Sul servizio di Bonetti le lombarde volano sul 21-13, divario troppo ampio per immaginare un finale diverso.
SAUGELLA MONZA – LARDINI FILOTTRANO 3-1
PARZIALI: 25-16, 25-21, 15-25, 25-17
SAUGELLA MONZA: Balboni 1, Matuszkova 19, Devetag 16, Facchinetti 8, Bonetti 13, Moneta 6, Bisconti (L); Nomikou 3, Saveriano 1, Coatti. N.e.: Bruno. All. Delmati.
LARDINI FILOTTRANO: Stincone 3, Lupidi 10, Martinelli 12, Rita 6, Corazza 12, Villani 14, Feliziani (L); Baroli 1, Malavolta, Argentati 1, Carloni. N.e.: Cavestro. All. Paniconi.
ARBITRI: Carcione e Moratti.
NOTE: Durata set: 24′, 26′, 21′, 27′; tot: 98′. Monza: battute sbagliate 7, battute vincenti 4, muri 15, ricezione positiva 42%; Filottrano b.s. 8, b.v. 8, mu. 10, ric. pos. 52%.
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La capacità di tenere a lungo testa ad una squadra indubbiamente forte, le confortanti conferme su alcuni fondamentali aspetti tecnici, la buona prova di Lorenza Lupidi chiamata a garantire qualità in attacco nel momento del bisogno. Se non fosse per quel nulla di fatto in classifica, la domenica della Lardini finirebbe archiviata con il segno più. Ma con la voce “punti conquistati” bisogna pur fare i conti, perché “quelli danno entusiasmo e se non li fai è penalizzante“, per dirla con le parole di coach Luca Paniconi. Resta tuttavia difficile non sottolineare la prova complessivamente positiva di una Lardini che a Monza ha lasciato precauzionalmente in panchina Greta Cavestro per il riacutizzarsi di una vecchia infiammazione al ginocchio: niente di allarmante, tanto che alla ripresa degli allenamenti di martedì tornerà gradualmente a lavorare con le compagne. Ma tra l’avere e il non avere l’opposta padovana fa una bella differenza. Bene ha fatto la Lupidi, al di là degli 11 punti a referto.
“Sono contento della gara di Lorenza – ammette il tecnico della Lardini – che ha giocato con grande attenzione e si è gestita bene in ogni momento della partita. La sua presenza ci garantisce una soluzione tattica in più“. Quella con un ricettore in meno, situazione che ha indubbiamente funzionato al PalaIper. Così come tra le note positive è finita la prova di qualità al servizio e, soprattutto, la risposta immediata dopo la gara sottotono con Vicenza”.
“Ci sono tanti aspetti che mi fanno stare tranquillo. E’ chiaro che dobbiamo continuare a lavorare sulle cose che già stiamo facendo bene e migliorare su quegli aspetti tecnici e mentali che ci sfavoriscono in partita, come mantenere alta l’intensità in intervalli più lunghi. A Monza ci è mancata un po’ di qualità in alcuni momenti e siamo stati un po’ troppo penalizzati dal loro muro. Nelle difficoltà è però arrivata una risposta importante da parte di tutta la squadra e per come abbiamo giocato potevamo portare a casa almeno un punto che ci avrebbe dato un’ulteriore spinta emotiva“. Perché poi la classifica in questo momento è davvero inutile guardarla. “Abbiamo giocato una partita in meno rispetto a tante altre squadre. Non è lì che dobbiamo concentrarci, ma continuare a fare prestazioni positive“.
Come quella di Monza, appunto. Applaudita anche dal gruppo di tifosi che con i loro cori hanno accompagnato la Lardini dal primo all’ultimo punto. “Ho ricevuto apprezzamenti anche da parte di addetti ai lavori di Monza – racconta Paniconi –, vedere un gruppo di ragazzi che seguono in maniera così coinvolgente la squadra non è comune per la pallavolo. E’ per questo che a fine partita aumenta il rammarico di non aver portato a casa un risultato positivo. Mi sento particolarmente in debito nei loro confronti e penso di interpretare anche il pensiero di tutte le atlete. Ci rimbocchiamo ancor più le maniche per provare, se possibile, a lavorare ancora più forte“.
da Pallavolo Filottrano
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