Ancona, rating costante nel tempo e 8° posto tra i capoluoghi di regione
Sotto il profilo finanziario il Comune di Ancona è in buone condizioni. E’ quanto emerge da un’inchiesta de Il Sole 24 ore che ieri lunedì 12 aprile ha reso noto una indagine di Aida Pa, ovvero lo strumento di valutazione dei costi generali e dei singoli servizi degli Enti Locali (AIDA PA è la prima banca dati informatizzata per l’analisi dei bilanci della Pubblica Amministrazione Locale).
Ebbene dall’indagine effettuata, che sarà presentata in sede nazionale a Roma domani mercoledì 14 aprile, e che tiene conto dei bilanci consuntivi del 2007 di venti comuni italiani, Ancona si piazza per due volte all’ottavo posto (per il rating complessivo, per i crediti su entrare proprie oltre i 12 mesi) al decimo posto per il rapporto tra entrate correnti e spese correnti e per rimborsi. La miglior performance per Ancona si ha per il rapporto tra residui passivi e spese correnti dove il Comune si piazza al secondo posto dopo Venezia.
“I dati si riferiscono ai consuntivi 2007, quando si realizzano classifiche con dati finanziari senza ponderare fattori territoriali ed economici locali, occorre interpretare le risultanze con molta prudenza – spiega l’assessore al bilancio Andrea Biekar -. Ad ogni modo, è con soddisfazione che rilevo che il rating del Comune di Ancona è costante nel tempo e viene consolidato un ottavo posto tra i capoluoghi di regione.
Per quanto riguarda i singoli indicatori, desidero sottolineare la buona performance ottenuta nel parametro 10 relativa al rapporto tra residui passivi ed impegni. Il valore di 0,27 ci colloca al secondo posto in Italia, e rappresenta la buona capacità dell’Amministrazione di far fronte in tempi brevi ai pagamenti dei fornitori di beni e servizi.
Così come apprezzabile è il valore prossimo all’unità del parametro 4 (0,99), che indica la sostanziale capacità del Comune di far fronte alle spese di parte corrente con entrate ordinarie, senza ricorrere ad altri tipi di entrate.
Per quanto concerne il parametro 3, il rapporto tra residui attivi ed entrate correnti accertate è in linea con la maggior parte dei comuni italiani (0,30).
Interessante sarà analizzare i valori degli altri 7 indicatori e soprattutto valutare il trend degli anni 2008 e 2009, sempre in rapporto agli altri enti locali. I parametri non positivi saranno esaminati per ricavarne gli indirizzi per le attività di miglioramento gestionale, quelli maggiormente positivi rappresenteranno obiettivi di mantenimento.
In vista dell’attuazione del federalismo fiscale è quanto mai opportuno dotare anche i comuni di strumenti, come il rating finanziario utile per valutare il grado di efficienza del’azione amministrativa” conclude l’assessore Andrea Biekar.
dal Comune di Ancona
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Ancona Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!