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Organizza una riffa abusiva nel suo bar di Ancona, multato per migliaia di euro

Pasqua amara per un esercente del capoluogo sanzionato dalla Guardia di Finanza

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Uovo di Pasqua

Pasqua amara per un barista di Ancona, sanzionato dalla Guardia di Finanza per una riffa abusiva da lui stesso organizzata nella sua attività, situata nel capoluogo.


I Baschi Verdi di Ancona hanno rinvenuto un uovo di Pasqua di grandi dimensioni in bella mostra nel locale, su un cartellone suddiviso in 90 cartelle, al costo di 2 euro l’una: i finanzieri hanno subito fatto scattare la sanzione, che in questi casi va da 1.032 a 10.329 euro.

“Nel periodo di Quaresima, capita di notare all’interno di esercizi commerciali uova di cioccolata di formato gigante o altri premi legati all’estrazione di lotterie e riffe, gestite direttamente dagli esercenti – spiega il Comando provinciale della Guardia di Finanza – . I clienti sono così portati a tentare la fortuna acquistando i relativi biglietti/cartelle. Nella gran parte dei casi tutto ciò è però fuorilegge a seguito di una specifica normativa: dal 1997 infatti, sono state bandite per gli esercenti privati le varie tipologie di lotterie, tombole, riffe, pesche o banchi di beneficenza nonché ogni altra manifestazione avente caratteristiche analoghe, ad eccezione di quelle organizzate dalle “onlus”, associazioni morali o parrocchiali”.

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