Al via anche nelle Marche la seconda edizione degli “Epdays”
Nove centri specialistici disponibili, gratuitamente, dal 24 al 26 maggio, per aiutare gli uomini della regione che si trovano a fare i conti con l’EP.
Parlare con uno specialista, capirne di più e salvare, in tempo, il rapporto di coppia. E’ la nuova occasione dedicata alla “minoranza silenziosa” degli “EP men” della nostra regione.
Al via la seconda edizione degli “EP Days”: Medici Specialisti di 9 centri della regione dal 24 al 26 maggio visiteranno gratuitamente, su appuntamento, chi soffre o pensa di soffrire di eiaculazione precoce (EP).
L’iniziativa che fa seguito a quella del novembre scorso, vede riconfermato l’impegno della Società Italiana di Andrologia (SIA), la Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (SIAMS) e la Società Italiana di Urologia (SIU). Da oggi, sarà possibile telefonare al numero verde dedicato (800.93.33.18)o andare su www.eiaculazioneprecocestop.it per trovare il Centro più vicino a cui telefonare per prenotare la visita gratuita.
Lui e l’EP, l’identikit dei marchigiani da aiutare in tre giorni
La prima edizione degli epdays ha consentito di delineare, “sul campo”, qual è il possibile identikit del marchigiano che, con l’EP, ci convive quotidianamente:
· Il 51%ha un’età tra i 31 ai 50 anni
· Il 64%ha una relazione stabile (è sposato o convive)
· Il 58%è in buona salute
· Il 58%ha uno o più figli
· Nella totalità dei casi ha un’istruzione superiore
“Durante la tre giorni di novembre abbiamo visitato solo una parte degli uomini della regione che soffrono del problema. Si potrebbe dire – afferma il Prof. Giancarlo Balercia, Professore di endocrinologia dell’Università Politecnica delle Marche – che ci siamo occupati delle sole avanguardie dell’esercito marchigiano di eiaculatori precoci. Ed è questo esercito, o almeno parte di esso, che vogliamo intercettare ed aiutare con i nuovi epdays”.
Lui, Lei e lo specialista, tre giorni per rompere il ghiaccio
I marchigiani con l’EP sono una “minoranza silenziosa”. I risultati della prima tre giorni lo chiariscono in modo netto:
· Il 58% non ha mai parlato della propria condizione con uno specialista
· Solo il 36% ha fatto una visita specifica per l’EP
Sono percentuali che confermano come questa condizione sia vissuta, ancora, in silenzio da chi ne soffre. Studi clinici e ricerche sociali riportano che il motivo del silenzio sta nell’imbarazzo generato da questo problema. Imbarazzo che porta a non parlarne con il medico e non sempre con la partner (il 66% lo ha fatto). “Prima di rivolgersi a noi, la stragrande maggioranza dei maschi con EP aspetta perché crede che il problema possa risolversi da sé – continua il Prof. Balercia – Tutto ciò crea un carico di frustrazione che è facile immaginare e che è direttamente proporzionale agli anni durante i quali il problema persiste“. In realtà, la condizione di EP non può risolversi spontaneamente e diventa invece un crescente problema per la partner o per entrambi (86%). “La nuova edizione degli ‘EP Days’ sarà l’occasione per iniziare ‘a rompere il ghiaccio’ con quanti fino a oggi non avevano mai trovato il coraggio di parlare con un medico – afferma il Prof. Balercia – e condurli verso una possibile soluzione. Ma non solo. Le tre Società scientifiche hanno ritenuto necessario replicare la Tre Giorni, per stimolare a tornare per una visita di controllo quanti avevano già partecipato alla prima edizione, consolidando così la loro relazione di cura con lo specialista“.
Ma rompere il ghiaccio con il medico è importante soprattutto per salvare il rapporto con la partner. Pur vivendo con frustrazione e ansia la condizione del compagno, l’81% delle donne della regione affronta il problema con gentilezza e molto tatto. Solo un 7% lo ha fatto con preoccupazioneo con compatimento.1 Un segno che la donna vuole affrontare il problema senza colpevolizzare il compagno, prospettandosi la possibilità di una soluzione al problema. “La partner diventa intollerante o aggressiva solo quando il problema persiste da parecchio tempo e il maschio non da segni di volerlo risolvere, – chiarisce il Prof. Balercia, – L’atteggiamento della compagna e l’interesse a salvaguardare il rapporto costituisce uno stimolo, un incoraggiamento per il maschio ad affrontare il problema. Tant’è vero che nella pratica clinica quotidiana vediamo che chi è single risolve il problema con maggiore difficoltà di chi ha famiglia. In questo senso, i maschi con EP devono considerare la propria partner come un alleato. E a maggior ragione vale la pena che accolgano il suo stimolo e vadano a far visita allo specialista durante i prossimi epdays“.
Primaria e secondaria, non psicologica, tre giorni per conoscere l’EP
L’Eiaculazione Precoce non è uguale per tutti. Si distinguono, infatti, la forma primaria e quella secondaria. La prima è molto più diffusa della seconda come confermano le diagnosi effettuate durante i primi epdays:
· Il 68%dei marchigiani con EP è affetto dalla forma primaria
· Il 32%da quella secondaria
Ma qual’ è la differenza? La primaria si suppone sia determinata geneticamente e coinvolga fattori neurobiologici specifici dell’individuo. Si manifesta sin dai primi rapporti sessuali e con tutte o quasi le partner. La secondaria si manifesta dopo un periodo di normale attività sessuale e dipende da cause organiche (ad esempio prostatiti o disturbi alla tiroide) o cause psicologico/situazionali (ansia/stress).
Che sia primaria o secondaria, siamo in presenza di una condizione che richiede sempre l’intervento di un medico specialista. Ecco perché l’EP va considerata come “condizione medica” e non invece come esclusivo problema psicologico. In realtà il pregiudizio è ancora radicato, come confermano alcuni dati a livello nazionale: il 92% degli uomini con EP ritiene, erroneamente, che sia un problema in cui i fattori psicologici giocano un ruolo fondamentale (il 54% in particolare lo ritiene esclusivamente un problema psicologico). Mentre solo l’8% limita l’origine dell’EP a cause di natura strettamente fisica. Ma la componente psicologica in realtà è presente solo in misura ridotta: ansia e stress sono presenti solo nel 29% dei marchigiani così come è emerso dalla tre giorni di novembre.
“Va da sé perché abbiamo ritenuto importante replicare una tre giorni di visite gratuite – conclude il Prof. Balercia – E’ infatti un’opportunità unica per aiutare gli uomini a capire esattamente la natura del loro problema, superarlo e salvare la loro relazione di coppia”
Il fai da te non funziona, tre giorni per una corretta diagnosi e terapia
Ma che cosa fanno i marchigiani per il loro problema? Si affidano soprattutto a rimedi “fai da te”. Il 14% usa il preservativo. Il 14% usa creme o spray anestetici. Il 9,3% ricorre alla masturbazione prima del rapporto. “Si tratta di metodi che hanno tutti in comune l’obiettivo di aumentare il tempo prima dell’eiaculazione. Ma ciò che fanno, non è in genere efficace, al contrario” – aggiunge il Prof. Balercia -. In realtà ciò che la maggior parte degli uomini cerca in un rimedio è proprio la sua efficacia (è così per il 80%1). “Ed un rimedio efficace lo può dare solo lo specialista dopo una accurata e corretta diagnosi. Quindi no al fai da te, sì invece agli “epdays” per affrontare nel modo più corretto l’EP” – conclude il Prof. Balercia.
I 9 Centri Specialistici delle Marche dove è possibile prenotare telefonicamente la visita gratuita:
• Ancona – Ospedale Torrette – Clinica Urologica – M. Polito, G. D’Anzeo – 071.5963362
• Ascoli Piceno – Ospedale Generale Provinciale C. e G. Mazzoni – A. Avolio – 800.772400
• Civitanova Marche – Ospedale Generale di Zona di Civitanova Marche – E. Caraceni, G. Angelozzi, A. Marconi – 0733.823514, 0733.823062
• Civitanova Marche – Studio Andrologico Specialistico – F. Ferrini – 335.7062333
• Fano – Ospedale Santa Croce – V. Beatrici – 0721.882817
• Fermo – Ospedale Civile A. Murri – M. Cordari, G. Donatelli – 0734.6252394
• Pesaro – Salus Medica – G. Fabbri – 0721.21559
• Pesaro – Studio Medico Lazzari – F. Lazzari – 347.3389449
• Torrette di Ancona – Ospedale Riuniti – G. Balercia, F. Paggi, G. Marcelli, M.P. Luconi – 071.5964428
Bibliografia
“EP Days November 2009 – Preliminary Results” – Dipartimento di Urologia Università Vita-Salute San Raffaele
Porst H. et al. The Premature Ejaculation Prevalence and Attitude (PEPA) Survey: Prevalence, Comorbidities, and Professional Help Seeking. Eur Urol 2007; 51 (3):816-824
Bosio A. C. La vita sessuale e il fenomeno dell’eiaculazione precoce in Italia: una lettura socioculturale; Libro bianco Milano 2009.
da Multimedia Healthcare Communication
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