CNA: “Puntare all’unificazione della rappresentanza”
Rete Imprese Italia verrà proposta a breve nelle Marche e in seguito nella provincia di Ancona
C’era anche Rete Imprese Italia, a Palazzo Chigi, insieme a tutte le altre parti sociali, ad ascoltare l’illustrazione della manovra correttiva del Governo.
Rete Imprese Italia è quindi ormai cosa consolidata. A Roma, il 10 maggio scorso Cna, Confartigianato, Casartigiani, Confcommercio e Confesercenti hanno dato vita al nuovo soggetto di rappresentanza unitario del mondo delle pmi e dell’impresa diffusa.
“Sulla manovra per ora non ci si sbilancia – annuncia Otello Gregorini, direttore provinciale Cna Ancona – attendiamo i contenuti definitivi per dire la nostra”.
Intanto, Rete Imprese Italia si sta muovendo per organizzarsi anche a livello regionale e quindi provinciale.
“Ci si sta già dando da fare – continua Gregorini, tra l’altro assoluto sostenitore, da anni, della necessità di unificare la rappresentanza nel mondo delle piccole e medie imprese – e già nei prossimi mesi Rete Imprese Italia potrebbe avere un primo assetto regionale. I tempi saranno più lunghi per un accordo a livello provinciale”.
Si tratta infatti di una vera e propria sfida storica. “Dovremo, prima di tutto, superare ogni possibile divisione settoriale o corporativa”.
D’altra parte, che la Cna sia in prima linea nel sostenere queste necessità non è certo una novità: già nel 2007 aveva mosso i primi passi dando vita al Comitato Unitario insieme ad Apindustria e Confesercenti, ampliato poi nel 2009 con l’ingresso anche di Legacoop e Cia e col nuovo nome di Unimpresa.
“Come il Comitato Unitario prima e Unimpresa poi, così anche Rete Imprese Italia – spiega Gregorini – è un raggruppamento di diverse organizzazioni della rappresentanza delle pmi che insieme possono contare di più ai tavoli dove si prendono le decisioni, pur mantenendo ognuna, nel proprio autonomo operato, la propria autonomia”.
E’ chiaro che le ricadute di Rete Imprese Italia sia nelle Marche sia nella provincia, saranno importanti: si tratta infatti di zone in cui la gran parte delle imprese sono piccole, con un tasso molto alto di sindacalizzazione: l’essere rappresentate da un soggetto unico comporterà sicuri benefici.
“Faremo in modo – continua Gregorini – che venga dato il giusto peso al mondo della piccola impresa e del lavoro autonomo”.
dalla CNA Ancona
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