Un uomo di 62 anni, residente a Castelferretti, è stato arrestato martedì 16 giugno dalla Polizia Postale, nell’ambito di un’indagine, promossa dalla Procura di Roma, volta a smascherare alcuni possessori di materiale pedopornografico.

L’operazione, denominata “Ygor”, ha coinvolto nelle Marche altri due individui oltre al 62enne sopracitato, ovvero sia un residente nella provincia di Pesaro-Urbino e uno nel Maceratese. Nell’abitazione di Castelferretti gli agenti hanno scandagliato il contenuto del computer utilizzato dall’uomo, rinvenendovi circa 300 video contenenti scene di sesso tra minorenni, subito posti sotto sequestro: il 62enne è stato dunque tratto in arresto a causa del possesso di tali filmati, chiaramente non consentito al pari della produzione, e trasportato presso il carcere di Montacuto.

Curioso poi quanto successo due giorni dopo, nella giornata di giovedì 18 giugno: i familiari dell’uomo, fallito ogni tentativo di mettersi in contatto con lui, hanno quindi allertato i Vigili del Fuoco e le forze dell’ordine, che si sono recati presso la casa del 62enne.

Una volta sfondata la porta dell’abitazione, i soccorritori hanno però dovuto constatare che nessuno si trovava in casa, dando pertanto per disperso l’uomo: solo dopo qualche ora è emersa la verità sulla sua posizione, per quanto egli abbia tentato in ogni modo di non far venire a conoscenza i congiunti dell’accaduto. Sarà interrogato in carcere nella giornata di venerdì 19 giugno, nel tentativo di far venire alla luce la rete alla base della circolazione del materiale pedopornografico.