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Jesi, protesta del Movimento 5 Stelle per il cantiere in via Garibaldi

I lavori proseguono da oltre due mesi: espresse perplessità e preoccupazione per il loro andamento

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Jesi, cantiere in via Garibaldi

Via Garibaldi è interessata da più di due mesi quasi completamente da un mega cantiere per lavori di manutenzione, con gravi disagi sia per i residenti sia per le attività commerciali.

Ci risulta che in questi giorni a cantiere ancora ben lontano dal fine lavori, sia tutto fermo. Per ferie? Per qualche altro motivo? E soprattutto, per quanto tempo? Quanto durerà ancora questa storia infinita?

Ai residenti sul lato sinistro non sono stati lasciati passaggi e attraversamenti per uscire di casa e/o per i passi carrabili (a proposito, il comune glieli fa pagare lo stesso per questi tre mesi?). Sempre per quel lato della strada ci sono problemi per la raccolta differenziata, e pertanto ci risulta che bidoni e bidoncini vengano posti sul lato destro, con grande “gioia” ovviamente di chi abita da quella parte.

La recinzione del cantiere, realizzata con pali di ferro fissi a terra, al di là del mero rispetto delle norme eventualmente da verificare, è sicura? Perché poi non hanno usato una recinzione mobile che si sarebbe potuta spostare più a sinistra, visto che lo spazio c’è, in modo da allargare,almeno in queste settimane di fermo del cantiere oppure nei fine settimana o dopo il fine lavori quotidiano (alle 18 circa) la residua parte transitabile della via? Guadagnando cosi forse qualche parcheggio e di certo un po’ di sicurezza in più…

Come è adesso la situazione, infatti, ci potrebbero essere persino problemi in caso di necessità di transito o sosta di mezzi di soccorso (i residenti ci hanno riferito in proposito recenti disagi e problemi). Senza parlare poi delle attività commerciali della zona e della via, già perennemente a rischio chiusura, visto il degrado del quartiere, che con questo interminabile cantiere hanno verosimilmente subito forti cali dell’attività e degli incassi.

Possiamo capire chiedere così tanti sacrifici per un tempo limitato ai residenti ed agli operatori di una zona già sotto pressione, ma per un periodo così lungo riteniamo che si potevano o dovevano trovare altre modalità ed altre soluzioni per limitare i disagi…

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