Secondo la Cna va abrogata la ritenuta del 10%. Penalizza troppo le imprese

“Come darsi la zappa sui piedi”. Commenta così Cna Costruzioni e Impiantisti la notizia che è stata confermata la ritenuta alla fonte del 10% applicata sui bonifici con i quali i clienti pagano le imprese al fine di beneficiare delle agevolazioni fiscali previste sia sulle ristrutturazioni edili (36%) che per il risparmio energetico (55%).
 

Una nuova misura che si somma alla mancata proroga delle detrazioni fiscali del 55% che sono previste solo fino alla data del 31/12/2010.

“La combinazione di questi due fattori – diceGiuseppe Maddaloni, responsabile provinciale Cna Unione Impianti – penalizza fortemente le imprese, in particolare dell’edilizia, dell’impiantistica e della produzione infissi, che operano nel campi della ristrutturazione e della riqualificazione energetica degli edifici. Migliaia di aziende che assisteranno ad una pesante flessione del mercato in cui operano, oltre ad un peggioramento della propria liquidità. E ciò avrà ovvie ricadute sulla capacità di ripresa della nostra economia oltre che sull’occupazione”.

La ritenuta del 10% riduce infatti le risorse delle imprese in una fase economica ancora critica, gravando ulteriormente sulla crescente difficoltà di accesso al credito per le pmi.

“La norma – continua Maddaloni – è stata motivata in funzione delle esigenze di lotta all’evasione fiscale ma, paradossalmente, incide negativamente su due misure che finora hanno apportato risultati realmente efficaci nel far emergere aree di lavoro nero o irregolare, e che hanno decisamente contribuito alla crescita dell’economia nazionale”.

Il settore delle costruzioni, tra l’altro, è in crisi ormai da tempo. Da gennaio a giugno 2010 l’albo artigiani della provincia registra 165 iscrizioni e 189 cancellazioni, con un saldo pari a –24, quasi quanto il saldo negativo dell’intero anno 2009 (-29).

Gli impiantisti stanno appena appena in ripresa: da gennaio a giugno 34 iscrizioni e 32 cancellazioni (+2); ma fu –43 il saldo dell’anno 2009.

“La crisi che ha colpito il comparto è dunque seria e va contrastata – secondo la Cna – con provvedimenti finalizzati alla riqualificazione, riconversione e rilancio del patrimonio abitativo e alla tutela del territorio e del paesaggio”.

dalla CNA provincia di Ancona