“Concordo con la presidente della provincia Patrizia Casagrande sulla necessità di sedersi attorno ad un tavolo affinché le istituzioni tutte possano trovare una soluzione riguardo la Fiera di Ancona. Per questo ho già chiesto un appuntamento all’assessore regionale Antonio Canzian e torno a chiedere all’Autorità Portuale di lasciare spazio alle attività fieristiche.
 


Non sono d’accordo circa il depauperamento della città della propria struttura fieristica e delle sue manifestazioni.

La fiera per Ancona, con la sua storica Fiera della Pesca, ha un ruolo strategico per la città. La fiera, luogo di incontro tra operatori nazionali ed internazionali, rappresenta una importante vetrina per i settori economici che il territorio esprime. Serve per sviluppare non solo il commercio, ma anche la cultura di una realtà locale. La struttura fieristica in una città fornisce un grosso contributo ai sistemi economici produttivi e mentre in altre cittadine della nostra regione nascono o si sviluppano attività espositive, anche al di fuori di spazi espositivi canonici (per esempio penso al Fano yacht festival), ad Ancona viene meno un patrimonio di grande valore.

Condivido l’opinione anche del prof. Antonio dell’Atti dell’Università di Bari quando nei giorni scorsi sosteneva sulla Gazzetta del Mezzogiorno anche la “funzione sociale” delle fiere (dando a tale termine una accezione ampia, comprensiva di venature economiche, commerciali e culturali).

Ora è ben noto per esempio, il peso che ha la Fiera della Pesca per questa città, non solo sotto il profilo economico ma anche sotto quello cultura e sociale, con il coinvolgimento delle scuole e di tanti cittadini. Penso anche alla cantieristica, alle attività marittime ed ad altre manifestazioni che hanno trovato in Ancona uno scenario consono.

Pertanto torno a rilanciare la mia proposta all’Autorità portuale che è quella di consentire la permanenza della Fiera di Ancona nella sua sede con spazi utilizzabili almeno tre-quattro volte l’anno per le manifestazioni più importanti, come la Fiera della Pesca, prevedendo il pagamento di un canone. Chiedo quindi all’Autorità portuale di soprassedere. Infine rivolgo un pressante invito a tutte le istituzioni locali coinvolte affinché Ancona ma anche le Marche non vengano private di eventi fieristici che ben rappresentano la storia, la tradizione e la cultura del territorio.“

da Fiorello Gramillano
Sindaco di Ancona