Pesca abusiva, sequestri della Capitaneria di Porto
Settimana di intenso lavoro per gli uomini della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Ancona, che proseguono la loro opera di prevenzione e repressione nel delicato settore della pesca marittima, con particolare riferimento al pericoloso fenomeno della pesca abusiva.
Gia’ nei giorni scorsi, durante mirati accertamenti in ambito portuale tesi a verificare le quantita’ massime di pescato giornalmente catturabili da parte di unita’ autorizzate alla pesca dei molluschi bivalvi, i militari avevavo proceduto a contestare al comandante di una unita’ da pesca appartenente alla marineria di San Benedetto del Tronto, lo sbarco di un quantitativo di vongole (del tipo “venus gallina”) risultato essere in misura superiore di circa 200 kg. rispetto al limite di legge previsto (massimo 600 kg.). Il pescato rilevato cosi’ in eccedenza è stato così sottoposto a sequestro amministrativo e contestualmente rigettato in mare, perche’ ancora allo stato vitale, mentre al trasgressore è stata comminata una sanzione pecuniaria pari a 2.000,00 euro.
Nella giornata di ieri invece, nel corso di una specifica operazione di polizia marittima iniziata alle prime ore del mattino, l’equipaggio del dipendente battello veloce “hurricane – a15”, coadiuvato da personale dell’ufficio locale marittimo di Senigallia, ha contestato, a carico di altro comandante, l’effettuazione della pesca di vongole in zona vietata, posta nei pressi del pontile della raffineria di Falconara. I militari hanno, infatti, provveduto a sanzionare il trasgressore con una multa pari ad euro 2.064,00, procedendo anche al sequestro dell’attrezzo da pesca utilizzato e del prodotto ittico rinvenuto a bordo dell’unita’ (circa 15 kg.).
Nel corso della medesima operazione, i militari hanno anche sanzionato, con una multa di euro 2.000,00, un’altra unita’ da pesca che transitava in zona vietata alla navigazione.
La Capitaneria di Porto fa sapere che i controlli proseguiranno serrati nei prossimi giorni, e cio’ al fine di contrastare il perpetrarsi di ogni condotta, sia a mare che a terra, posta in spregio alle vigenti norme in materia di pesca.
dalla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Ancona
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