Grande frana: Il caso di Ancona a Congresso ad Oslo
Il sistema di monitoraggio della grande frana di Ancona sarà presentato lunedì 11 agosto al 33° Congresso internazionale di Geologia, in programma a Oslo, in Norvegia, dal 6 al 14 agosto.
Sarà il responsabile scientifico del progetto e coordinatore del gruppo di monitoraggio Stefano Cardellini, geologo del Comune, a illustrare l’esperienza anconetana, con una relazione dal titolo “Convivere con la frana. Il caso Ancona”.
La relazione ripercorrerà la storia della grande frana e descriverà il sistema di monitoraggio complesso a livello profondo e superficiale, già parzialmente in funzione sul territorio, che permetterà agli abitanti della zona di convivere con questo fenomeno in condizioni di sicurezza, poiché terrà costantemente sotto controllo tutti i possibili movimenti del terreno e sarà in grado, eventualmente, di allertare gli abitanti con un significativo anticipo rispetto ai movimenti di superficie.
Si ricorda che attualmente è in funzione una parte del sistema: il monitoraggio superficiale integrato di alta precisione, gestito e controllato, durante il giorno, dai tecnici comunali. Il sistema è completamente automatizzato, composto da sette stazioni robotiche, sette stazioni di riferimento Gps doppia frequenza, ventisei stazioni di monitoraggio Gps singola frequenza, appositi software per la gestione della strumentazione, l’analisi dei dati e la gestione degli allarmi in caso si registrino movimenti franosi dell’area, anche di lieve entità. Gli strumenti di controllo sono stati installati in parte sull’area e sugli immobili di proprietà pubblica o di interesse pubblico, in parte sugli immobili di proprietà privata, in parte in zone limitrofe all’area colpita.
E’ inoltre in fase di realizzazione il sistema di monitoraggio profondo composto da tre colonne multiparametriche DMS della profondità di 100 metri ciascuna, posizionate nel centro del corpo di frana, con lo scopo di misurare i movimenti profondi e prevenire la ripercussione in superficie con almeno due o tre ore di anticipo.
Tutto il sistema (monitoraggio superficiale e profondo) sarà attivo entro fine anno e sarà in funzione 24 ore su 24, sotto il controllo di un gruppo di tecnici specializzati con base operativa nella sede contrale del Comune.
dal Comune di Ancona
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