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CNA Fabriano: “Si ferma la recessione ma la ripresa non decolla”

Mirco Gaggiotti e Marco ToparelliSi ferma la recessione ma la ripresa non decolla”. Lo sostengono Mirco Gaggiotti e Marco Toparelli, segretario e presidente della Cna di Fabriano, in base all’analisi de dati forniti dal Centro Studi CNA della provincia di Ancona, dal quale “emerge in generale un quadro di forte incertezza”.
 


In concreto, quindi “pur registrando alcuni segnali positivi nel 2° trimestre dell’anno, per il 3° trimestre – aggiungono – abbiamo segnali contrastanti. Questo in uno scenario internazionale che registra forte crescita di alcuni mercati emergenti e in Europa, il significativo incremento della Germania trainata dall’export mentre il mercato italiano e quello locale al contrario si mostrano fragili e pieni d’incognite”.

Analizzando i dati del comprensorio di Fabriano, i vertici della Cna parlano “di una situazione di difficoltà, in assenza di un nuovo piano di sviluppo ed ancora alle prese con le crisi di alcune grandi realtà industriali. Tra i vari comparti – evidenziano – la situazione migliore è quella delle manifatture, anche se a partire dal 3° trimestre si segnala un rallentamento, mentre per impiantisti ed edili le previsioni per il 3° trimestre sono in ascesa, faticano invece i servizi. La meccanica tra i vari comparti registra segnali di ripresa sia per il 2° trimestre e le previsioni per il 3° sono di cauto ottimismo. Alla voce fatturato le previsioni per il 3° trimestre indicano una ripresa per quello nazionale, seguito dal locale e dall’internazionale”.

In funzione di queste valutazioni “Resta difficile il rapporto con gli Istituti di Credito, soprattutto per le PMI e le imprese artigiane, che scontano da un alto la sempre minore propensione degli istituti nel concedere credito, dall’altra si fanno i conti con una crisi che negli ultimi anni ha messo a dura prova la situazione finanziaria delle aziende, con un esposizione bancaria ancora pesante nei confronti delle banche”. Di conseguenza “Gli investimenti restano al palo, questa situazione mette in forte difficoltà le imprese che a fronte della crisi restano esposte e fragili”.

Di conseguenza le risposte per fronteggiare la crisi “Indicano una strategia per lo più difensivista” con “il 30,9% dei casi che ridurrà gli utili, il 29,4% cercando nuovi spazi nel mercato locale ed italiano, il 23,7% chiedendo nuova liquidità e solo il 22% realizzando nuovi investimenti. Se mettiamo a confronto i vari territori della provincia di Ancona – concludono Gaggiotti e Toparelli – Fabriano rimane quello più in difficoltà e prendendo in esame i livelli produttivi, si registra nel 2° trimestre un calo, mentre le previsioni per il 3° trimestre lasciano intravedere una tenue inversione di tendenza”.

dalla
CNA di Fabriano

Redazione Ancona Notizie
Pubblicato Mercoledì 6 ottobre, 2010 
alle ore 22:12
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