L’Ordine dei Geologi contrari al nucleare nel nostro territorio
Gennari: “Non ci sono condizioni geologiche nella regione per creare aree per lo smaltimento di questi residui, puntiamo invece sull’utilizzo di energie alternative”
Anche igeologi dicono no al nucleare. La notizia di una possibile area destinata allo smaltimento delle scorie radioattive, in un’area agricola della media-bassa Vallesina, andrebbe a cozzare con la politica di sviluppo economico, ambientale ed energetico della Regione Marche, volta al concetto di sostenibilità ambientale e all’utilizzo di energie alternative.
L’Ordine dei Geologi delle Marche è in sintonia con le strategie e le scelte della Regione. “La nostra specifica competenza – afferma il presidente dell’Ordine, Enrico Gennari -, ci porta ad affermare che, nel territorio regionale, non sussistono le condizioni geologiche, dal punto di vista strutturale e fisico per accogliere aree destinate allo smaltimento delle scorie radioattive.
Questo per la presenza di problematiche ambientali che vanno dal dissesto idrogeologico, con frane e possibili alluvioni, al rischio sismico e all’inquinamento sia puntuale sia diffuso delle acque sotterrane e superficiali”.
Ai fini della sostenibilità ambientale e dello sviluppo economico, “anche in relazione alla vocazione largamente paesaggistica e turistica della nostra regione – aggiunge Gennari -, forti della conoscenza geologica e idrogeologica del territorio, reputiamo al contrario che sia più opportuno concentrare l’attenzione sulla potenzialità delle energie rinnovabili, in particolare quella geotermica, settori per i quali l’Ordine dei Geologi delle Marche invita le amministrazioni locali, in primis la Regione, a indirizzare gli investimenti, le risorse e, quindi, le scelte di pianificazione territoriale e d’incentivazione su vasta scala”.
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