Il processo al 31enne accusato di riduzione in schiavitù e violenza sarà a porte chiuse
Paradisi: “Rispetto la decisione della Corte ma non la condivido”

Si è tenuta nella mattinata del 18 luglio la prima udienza nei confronti del 31enne di Senigallia su cui pendono le accuse di violenza sessuale, riduzione in schiavitù e istigazione al suicidio. Dopo il clamore mediatico generato dal programma ‘Chi l’ha visto’ che ha dedicato ampissimo spazio alla vicenda, la Corte d’Assise di Ancona ha deciso di procedere a porte chiuse e di vietare l’accesso in aula alle telecamere nonostante la richiesta da parte di diversi format televisivi (Chi l’ha visto, Un giorno in pretura) di poter dare spazio alla vicenda.
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