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“L’unione dei comuni ha fallito: ecco perché vogliamo la fusione con Senigallia”

La minoranza consiliare di Morro d'Alba spiega le ragioni del "sì" al referendum del 23 ottobre

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Morro d'Alba

L’Unione dei Comuni di Morro d’Alba, San Marcello e Belvedere Ostrense, come quasi tutte le Unioni di questo tipo in Italia, ha fallito alla sfida del tempo. Questo strumento di gestione della vita pubblica in forma associata ha dei limiti strutturali evidenti, è infatti semplice capire che la creazione di un quarto ente con una propria struttura genera un costo importante che va a vanificare il risparmio generato dalla gestione associata dei servizi.

Oggi i Comuni della nostra unione, che non raggiungono i 6.300 abitanti, spendono per mantenere in piedi la struttura (uffici, amministratori, etc.) 400.000 euro all’anno più di Ostra che ha quasi 6.900 abitanti. 400.000 euro in più che gravano su meno di 6.300 abitanti è una enormità, ciò si paga con imposte e addizionali applicate al massimo livello consentito dalla legge e con minori servizi.

Oltre a questo il difetto più grande è quello di non riuscire ad avere una visone veramente integrata ed unica dell’intero territorio dell’Unione. Ogni Sindaco oggi cerca di portare un piccolo vantaggio al proprio territorio, limitando poi la capacità di prendere decisioni rapide e organiche per fronteggiare i problemi e per implementare progetti. Questo ultimo punto, a nostro parere, non dipende dalle persone che ora sono alla guida di questo Ente, ma è la problematica principale che questa forma di gestione si porterà sempre dietro.

L’Unione ha senso solo se è un mezzo di passaggio per arrivare ad una fusione che genera il risparmio della gestione associata togliendo gli ostacoli di integrazione dei territori e le spese aggiuntive per sostenere l’Ente aggiuntivo. Questo tra i nostri Comuni non è potuto avvenire. La nostra Unione è stata creata il 10 luglio 2000 e ha iniziato a funzionare il primo gennaio 2001. E’ stata la prima della provincia di Ancona e la seconda delle Marche (dopo un gruppo di sette Comuni della Valdaso “Unione Comuni Valdaso”). E’ un’Unione volontaria per la gestione associata delle funzioni fondamentali. Dopo 10 anni ci si sarebbe dovuti fondere in un unico Ente. Sono trascorsi quasi 16 anni e molte funzioni sono ancora a carico dei singoli Comuni o gestite in convenzione (come il servizio ragioneria), per l’opposizione al trasferimento da parte di Belvedere Ostrense. Per le convenzioni non è necessario tenere in piedi un quarto Ente come l’Unione, che costa moltissimo ai nostri cittadini. Le convenzioni si possono fare con chiunque per gestire qualsiasi servizio. Belvedere Ostrense è contrario alla fusione e al trasferimento di tutti i servizi all’Unione dei Comuni. La fusione con San Marcello (meno di 4.000 abitanti) non raggiunge il numero minimo consentito dalle norme vigenti per una gestione autonoma delle funzioni e dei servizi.

La fusione per incorporazione con Senigallia è quindi una proposta obbligata e necessaria, da sottoporre ai nostri concittadini, che porterà vantaggi enormi ad entrambi i Comuni (sostituzione di tutto il personale che cessa dal servizio, anziché soltanto il 25%, trasferimenti finanziari enormi per dieci anni, priorità nell’assegnazione dei finanziamenti per opere pubbliche, etc.). Se al referendum del 23 ottobre prossimo vincerà il SI, l’Unione dei Comuni potrà restare in essere tra Belvedere Ostrense e San Marcello, oppure potrà sciogliersi. E’ una decisione che dovranno prendere i Consigli Comunali dei due Comuni dopo l’uscita di Morro d’Alba.

Vorremmo, inoltre sfatare la diceria che, se Morro d’Alba dovesse uscire dall’Unione, Monsano sarebbe pronto a subentrarvi. Come può essere vera questa affermazione quando il Sindaco di Monsano ha più volte constatato le difficoltà dell’Unione e dopo aver associato in convenzione con essa la Scuola media ha preferito gestire gli altri servizi con il Comune di Jesi?

Per quanto concerne la scuola elementare e media, la proprietà è dell’Unione dei Comuni. Essendo Morro d’Alba comproprietario, se resta in piedi l’Unione a due verrà stipulata dal Comune di Senigallia (che diventerà proprietario di una parte dell’immobile) un’apposita convenzione; se l’Unione dovesse sciogliersi verrà ricostituito un consorzio (con amministratori a costo zero) con San Marcello e Belvedere Ostrense (come esisteva prima del 2001 per la sola Scuola Media). Non cambierà nulla, quindi, per i nostri ragazzi delle scuole dell’obbligo e il Comune di Senigallia, tramite il Municipio di Morro d’Alba, continuerà a fare gli investimenti necessari nel plesso scolastico di San Marcello.

La minoranza consiliare del Comune di Morro d’Alba

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