Tentato furto aggravato, donna arrestata a Montemarciano ma già libera
Una moldava di 28 anni, incensurata, rimessa in libertà dal Giudice che ha ravvisato solo il reato di violazione di domicilio

I Carabinieri della Compagnia di Senigallia, nel giorno della vigilia di Natale, 24 dicembre, hanno arrestato una donna per tentato furto aggravato in abitazione.
Si tratta di una moldava, di 28 anni, senza fissa dimora, nota alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio.
Intorno alle 11:00 è giunta al 112 della centrale operativa dei Carabinieri di Senigallia una segnalazione telefonica di rumori sospetti in un appartamento sito in via Marina a Montemarciano. La telefonata era stata fatta dal padre delle proprietaria di casa, abitante al piano superiore, il quale precisava che la figlia era andata via la sera precedente insieme al compagno e ai due figli per trascorrere il Natale a casa di amici.
La pattuglia del Nucleo Radiomobile giunta sul posto poco dopo, ha trovato nell’abitazione una giovane donna straniera che ammetteva di aver indossato abiti prelevati all’interno. La donna aveva ancora in mano due borse riempite di capi di abbigliamento, bigiotteria, cosmetici e profumi vari prelevati nella casa. Nel corso del sopralluogo i Carabinieri hanno avuto modo di accertare che la donna aveva svuotato i mobili ed i cassetti, aveva rimosso i quadri dalle pareti per verificare presumibilmente la presenza di casseforti nascoste e addirittura svuotato i vasi delle piante: precedentemente si era introdotta all’interno dell’appartamento mediante l’effrazione della portafinestra collocata al piano terra.
La donna è stata dichiarata in stato di arresto per tentato furto aggravato in abitazione, danneggiamento e violazione di domicilio.
La proprietaria di casa, una 34enne del luogo, giunta in caserma per formalizzare la denuncia, si accorgeva che gli stivali, la fascia per capelli, l’anello e il bracciale in argento che la donna fermata indossava erano i suoi.
Inoltre quantificava il danno subito in oltre 500 euro.
La refurtiva, recuperata nelle borse ed addosso all’arrestata, è stata restituita alla proprietaria di casa.
Dopo qualche ora trascorsa in camera di sicurezza in caserma, la moldava è stata rimessa in libertà sulla base di un provvedimento del giudice che, pur ritenendo l’arresto legittimamente eseguito, ha ravvisato solo il reato di violazione di domicilio aggravata dalla violenza sulle cose: ciò non avrebbe consentito di richiedere l’applicazione di misure cautelari in sede di convalida davanti al Tribunale tenuto conto anche dello stato di incensuratezza dell’arrestata, senza condanne alle spalle.
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