Incontro ad Ancona sul cyberbullismo: una vittima su dieci tenta il suicidio
Appuntamento sabato 20 maggio per far luce su un fenomeno odioso e aggressivo che vive dell'anonimato

Il cyberbullismo è un fenomeno odioso del quale sono vittima sempre più soggetti. La Camera ha approvato in via definitiva e all’unanimità la Proposta di Legge “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo“. Per presentare i contenuti della legge che disciplina gli strumenti a totale e protezione di chi è vittima di questo reato, l’appuntamento è sabato 20 maggio a partire dalle ore 9.30 all’Hotel City di Ancona.
Tra gli ospiti gli onorevoli Emanuele Lodolini e Vanna Iori, membro della Commissione bicamerale Infanzia ed Adolescenza e grande esperta della materia. Interverranno all’incontro aperto alla cittadinanza anche Andrea Nobili, Garante dell’Infanzia delle Marche, M. Antonietta Vacirca, dirigente scolastico dell’Istituto Vanvitelli-Stracca-Angelini, Cinzia Grucci, dirigente del Compartimento Polizia Postale e Telecomunicazioni di Ancona, Federica Guercio dell’Ordine degli Psicologi Marche ed il consigliere regionale Enzo Giancarli.
Il cyberbullismo riguarda tutte quelle forme di prevaricazione aggressiva, volontaria e ripetitiva, attuate da un singolo o da un gruppo di persone, attraverso mezzi informatici ai danni di una vittima. Il cyberbullismo è dunque un’estensione del bullismo ma è in un certo senso molto più insidioso perché, ad esempio, grazie alla tecnologia, può raggiungere le vittime in qualsiasi momento del giorno e della notte. La rete inoltre dà l’idea ai cyberbulli di godere di una sorta di anonimato e, a causa della viralità, la vittima nemmeno conosce tutte le persone che la calunniano e la offendono. Le conseguenze della violenza on line sono talmente più dannose che secondo alcuni dati recenti ben una vittima su dieci di cyberbullismo tenta il suicidio.
Non esistono dati rpecisi circa questo fenomeno. Gli ultimi dati Istat risalgono al 2014 ma a detta dei professionisti del settore sono decisamente sottostimati. Per l’Istituto nazionale di statistica nel 2014 poco più del 50% degli 11-17enni ha subìto qualche episodio offensivo, non rispettoso e/o violento da parte di altri ragazzi o ragazze nei 12 mesi precedenti. Il 19,8% è vittima assidua di una delle “tipiche” azioni di bullismo, cioè le subisce più volte al mese. Per il 9,1% gli atti di prepotenza si ripetono con cadenza settimanale. Sempre secondo l’Istat le vittime assidue di soprusi, quindi le vittime dei bulli, sono il 23% degli 11-17enni nel Nord del paese. Mentre tra i ragazzi utilizzatori di cellulare e/o Internet, il 5,9% denuncia di avere subìto ripetutamente azioni vessatorie tramite sms, e-mail, chat o sui social network. Le ragazze sono più di frequente vittime di cyberbullismo (7,1% contro il 4,6% dei ragazzi).
Anche Papa Francesco si è più volte si è interessato ai temi della sicurezza in Rete sottolineando come Internet sia “un dono di Dio, in grado di offrire maggiori possibilità di incontro e solidarietà”. Ma se da un lato il web con nuovi servizi e strumenti tecnologici “nasce per semplificare e migliorare la qualità della vita – continua il Papa – talvolta distoglie l’attenzione da ciò che realmente è importante: la vostra felicità non ha prezzo e non si commercia. Non è un’app che si scarica sul telefonino, nemmeno la versione più aggiornata potrà aiutarvi a diventare liberi e grandi nell’amore”.
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