“L’abolizione delle province apra un vero processo riformatore”
Dichiarazione della presidente dell’Upi Marche Patrizia Casagrande Esposto sull’abolizione delle province
Con la manovra finanziaria del governo è probabile che la più volte invocata richiesta di abolire le province diventi realtà. Non vi è dubbio che di fronte a una crisi economica così grave, vadano compiute scelte coraggiose e che la riduzione dei costi della politica vadano anteposti a ogni altro taglio della spesa sociale. È tuttavia necessario evitare che la crisi economica si trasformi in crisi istituzionale o, ancor peggio, in crisi della democrazia.
Come ho avuto occasione di ribadire recentemente, non abbiamo mai considerato le province un dogma del nostro ordinamento. Vogliamo però che questo terreno del confronto sia sgombro da verità parziali o vere e proprie bugie a partire dalla razionalizzazione del sistema amministrativo che ne deriverebbe.
Al di là del reale risparmio di denaro pubblico che ne deriverebbe (l’un per cento della spesa pubblica, pari a circa 8 miliardi di euro), ciò che più ci interessa è discutere nel merito gli effetti di una eventuale sburocratizzazione della struttura amministrativa.
Le province, come troppo spesso si dice, non sono organi privi di funzioni. Le loro competenze sono cresciute nel corso degli ultimi 10-15 anni: la mission istituzionale di coordinamento dell’area vasta ha garantito uno sviluppo territoriale più ordinato e omogeneo per ciò che concerne la programmazione di settori come l’urbanistica, la viabilità, le politiche ambientali, l’edilizia scolastica, la formazione professionale. Le province, dunque, svolgono funzioni che garantiscono servizi e buon governo.
L’auspicio che mi sento di esprimere, allora, è che si inizi subito a discutere un percorso di modifica della Carta istituzionale con al centro i bisogni delle comunità locali e la loro autonoma capacità di scegliere e progettare la propria crescita. Se il taglio delle province non sarà solo una demagogica risposta ai mal di pancia dell’antipolitica, ma un vero processo riformatore a servizio della collettività, ciascuno di noi è pronto a dare il proprio contributo.
da Patrizia Casagrande Esposto – Presidente Upi – Marche
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