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Marina di Montemarciano: al centro massaggi, attività sessuali di vario genere. Arrivano sigilli

Sequestrati i locali e denunciata una cinese per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Lunghe indagini di Polizia

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Centro massaggi hard sequestrato a Marina di Montemarciano

Alle ore 17 del pomeriggio di venerdì 6 luglio, i poliziotti della Squadra Mobile di Ancona coadiuvati dal personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Senigallia e del Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica, hanno apposto i sigilli ad un centro massaggi di Marina di Montemarciano.

L’attività, situata lungo la strada statale Adriatica 16, è stata sottoposta a sequestro penale, notificando contestualmente all’indagata un avviso di garanzia per la conclusione delle indagini preliminari.

L’attività investigativa è stata condotta per mesi dagli uomini della Squadra Mobile che, al termine di un duro lavoro di indagine, iniziato nel marzo 2017, hanno ricostruito un corposo impianto probatorio, che ha permesso la denuncia dell’indagata all’Autorità Giudiziaria, ritenendola responsabile dei reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.

La donna in questione, una quarantenne di origine cinese, insieme a sue connazionali, utilizzava il centro massaggi per dare luogo ad attività di prostituzione, sfruttando e favorendone l’attuazione da parte di giovani ragazze che aveva alle sue dipendenze.

Centro massaggi hard sequestrato a Marina di MontemarcianoCentro massaggi hard sequestrato a Marina di MontemarcianoCentro massaggi hard sequestrato a Marina di Montemarciano

La lunga attività investigativa completata dai poliziotti di Ancona e Senigallia nel corso dei mesi, ha avuto origine dalla denuncia di una prostituta sfruttata all’interno del centro massaggi.

Le indagini hanno permesso di monitorare per lungo tempo il centro benessere di Marina di Montemarciano, comprovando la massiccia frequentazione di avventori di ogni ceto sociale che, con la scusa di fare ingresso nel centro per un massaggio rilassante, consumavano pratiche e rapporti sessuali di vario genere, spesso anche bizzarri, a quanto risulta, tutti a pagamento.

Molti dei numerosi clienti, riconosciuti e identificati dagli investigatori durante la fase delle indagini tecniche, effettuate anche grazie ad audio-videoriprese all’interno delle sale massaggi, sono stati convocati negli uffici della Squadra Mobile di Ancona per essere sentiti in merito alla frequentazione del centro.

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