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Approvata in Regione la nuova legge sulle Politiche Giovanili

Assessore alle Politiche giovanili, Serenella MoroderUna legge nata per ribadire il ruolo centrale dei giovani nella costruzione del futuro, perfettamente in linea con quelle che sono le disposizioni europee“: è il commento dell’Assessore alle Politiche giovanili, Serenella Moroder, all’approvazione della Legge sulle Politiche Giovanili del 22 novembre.
 


La legge nasce da un percorso approfondito di concertazione e condivisione non solo con gli enti locali ma anche con le associazioni giovanili del territorio marchigiano.
Tre sono gli obiettivi del documento: creare occupazione, integrazione e promozione sociale dei giovani; favorire l’istruzione, la formazione e la mobilità; permettere la conciliazione della vita professionale con la vita personale e familiare.

Il principio guida di questa legge è, infatti, quello di stimolare ed accompagnare, attraverso una partecipazione creativa delle tante realtà territoriali giovanili, l’integrazione e la conoscenza dell’altro come valore ed apporto culturale della nostra società multietnica, contrastando i sempre più frequenti fenomeni di disagio ed emarginazione sociale.

L’Assessorato alle Politiche Giovanili chiede ai giovani di studiare e realizzare nei linguaggi che riterranno più congeniali (musica, teatro, arte cinematografica, scambi con altre realtà europee, ambiente) un sano e responsabile cammino formativo ed aggregativo. Il tutto attraverso bandi pubblici di idee.
A distanza di 16 anni dalla legge regionale 46/95 (‘Promozione e coordinamento delle politiche di intervento in favore dei giovani’) rileva la Moroder – era necessario adeguarsi ai cambiamenti culturali, sociali, normativi della società contemporanea e rispondere efficacemente alle esigenze della popolazione giovanile marchigiana“.

Il provvedimento si pone in linea con l’Intesa che la Regione Marche – una delle prime regioni italiane – ha sottoscritto con il Dipartimento delle Politiche Giovanili, denominato ‘I giovani C’entrano’. Suo principale obiettivo è “investire sui giovani, favorirne gli studi e le esperienze lavorative“.

La nuova legge approvata tende inoltre a valorizzare il ruolo di programmatore svolto dalla Regione e il ruolo degli enti locali maggiormente connessi alla realtà del proprio territorio relativamente alla lettura delle necessità, alla pianificazione e programmazione degli interventi, all’erogazione diretta o indiretta dei servizi e alla valutazione qualitativa e quantitativa dei risultati. Il tutto alla luce delle disposizioni costituzionali, e  dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza.

di Simone Paolasini

Redazione Ancona Notizie
Pubblicato Mercoledì 23 novembre, 2011 
alle ore 19:08
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