Comune di Jesi: stipendi e spese da capogiro
È stato chiesto al Sindaco di Jesi, e lo chiediamo ora pubblicamente, visto l’assoluto silenzio serbato dallo stesso in Consiglio Comunale, ancora ufficialmente all’oscuro delle dimissioni presentate dal Direttore Generale, di dire ai cittadini quali risultati – concreti, tangibili e reali, in termini di operatività, di miglioramento funzionale e di organizzazione di uffici e servizi comunali – sono stati ottenuti dal Direttore Generale nel periodo in cui è rimasto a Jesi, tali comunque da permettere l’asserito raggiungimento del 100% degli obiettivi prefissatigli – quali?-, con le favorevoli conseguenze economiche e “retributive” che gliene sono derivate (salvo errori, 750 mila euro in 5 anni – 12,500 euro al mese!), con la piena soddisfazione del solo Sindaco di Jesi, e nell’incertezza, a tacere di altro, e della non piena condivisione di molti altri.
Non è poi chiaro per quali motivi, negli ultimi anni, e senza neanche contestarli, il Comune si sia avvalso, sempre per lo studio di modelli organizzativi, e sempre per la riorganizzazione e per un miglioramento funzionale di uffici e servizi comunali, prima di Daedala S.r.l. e del Dr. Giovanni Rubini – tutti della zona di Pesaro -, e poi del Dr. Gennai, appunto il Direttore Generale, senza avere risultati concreti e ricorrendo a nuovi piani, evidentemente resisi necessari perché insoddisfatti dei precedenti, e pagando pure lauti compensi a tutti i predetti.
Non è chiaro neanche per quali motivi per riorganizzare gli uffici comunali e studiare ed attuare nuovi modelli organizzativi, pur essendo da tempo il Comune di Jesi socio dell’Agenzia per l’innovazione nell’Amministrazione e nei Servizi Pubblici Locali S.r.l.” – ente che si occupa proprio di “organizzazione amministrativa e di rinnovamento di modelli organizzativi, ecc….”-, non ci si sia avvalsi di detta Società piuttosto che delle diverse professionalità invece interessate, sopportando peraltro anche i cennati costi, in vero ingenti.
A fronte dei mai chiariti benefici tratti dall’Amministrazione Comunale di Jesi nel partecipare alla compagine societaria di tale Agenzia, e del perché non ci si sia avvalsi di tale società, pagando magari alla stessa la consulenza, con costi però certamente ridotti rispetto a quelli ben più alti invece pagati a terzi per avere gli stessi servizi, l’attuale Amministrazione ha fatto l’esatto contrario rispetto alla necessità di ottimizzare le (poche) risorse finanziarie di cui dispone il Comune.
da Comune di Jesi
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