Falconara: educazione alle emozioni di genitori e figli
Al via il progetto Reti di vita per l’educazione alle emozioni di genitori e figli.
E’ stato presentato dall’assessore Stefania Signorini e dal presidente del Consiglio Comunale Giorgia Fiorentini, in unaconferenza stampa convocata al Centro Pergoli di piazza Mazzini, ilprogetto “Reti di vita” realizzato con il contributo del Ministero per le pari opportunità.
Il progetto – che coinvolge attraverso i laboratori Genitori dei bambini in età 0-3 anni e loro figli, educatrici e insegnanti, e pediatri – intende fornire ai genitori occasioni per entrare in contatto col proprio mondo emotivo e quello del bambino in chiave ludica, sostenendo al tempo stesso la rete di rapporti che si crea tra i genitori, in un periodo in cui è molto viva l’esigenza di scambio e confronto.
Si vuole inoltre favorire l’accesso ai servizi educativi ed alla biblioteca da parte dei genitori con i bambini piccoli in orari dedicati, per ampliare le possibilità di offerta di spazi dedicati alla prima infanzia, soprattutto durante il periodo invernale.
“E’ fondamentale che il Comune dia un messaggio ai genitori su come svolgere il loro ruolo – spiega Giorgia Fiorentini – perché è necessario che si occupi della salvaguardia e del benessere del bambino. Attraverso questo progetto intendiamo offrire alla famiglia anche un aiuto esterno ad essa e una serie di occasioni di incontro per apprendere ad interpretare le richieste del bambino”.
Ulteriori obiettivi di progetto sono infatti quelli di: far comprendere cosa sia l’intelligenza emotiva e come si esprime nell’essere umano in genere e nel bambino in particolare; favorire il miglioramento della capacità di comprensione e di ascolto dei suoi bisogni primari; aiutare i genitori nella gestione dei comportamenti problematici e nella condivisione empatica delle regole; fornire strumenti conoscitivi sull’attività della lettura ad alta voce e offrire semplici tecniche di lettura ai genitori; supportare ed implementare l’attività di lettura delle educatrici al Nido, che già utilizzano nel loro progetto pedagogico la lettura dei libri, attraverso l’apprendimento di tecniche specifiche.
“Attraverso questo progetto vengono coinvolti i genitori che andranno a ‘scuola di emozioni’ – illustra l’ assessore Signorini -. Saranno allestiti laboratori di musica, pittura e letteratura dove cercheremo di non raccontare come fare per essere un buon genitore, ma di aiutare i genitori ad imparare ad ascoltare”.
Il progetto prevede due moduli formativi propedeutici alle attività laboratoriali rivolti a genitori, insegnanti, bibliotecari, pediatri, più una serie di laboratori esperienziali da realizzare all’interno dei servizi prima infanzia del territorio comunale (0-3 anni) con la presenza di adulti e bambini. Il filo conduttore del progetto è “Educare ed educarsi alle emozioni attraverso la lettura, la musica e la pittura”.
Il primo modulo formativo intende fornire ai genitori gli strumenti per conoscere il proprio mondo emotivo, imparare a riconoscere e dare il giusto nome alle proprie emozioni, migliorare l’autocontrollo e la gestione dei propri vissuti emotivi. L’altro modulo ha la finalità di sensibilizzare sulle tematiche della lettura ad alta voce e dei suoi benefici.
In dettaglio, il laboratorio “Educare alle emozioni attraverso la musica” utilizza il linguaggio musicale per emozionare, lasciarsi andare alla fantasia, rilassare e attivare il corpo, divertirsi giocando insieme al ritmo di musica. Il laboratorio “Educare alle emozioni attraverso la pittura” utilizza il disegno in tutte le sue espressioni per permettere al bambino di proiettare i suoi stati d’animo, i suoi bisogni, il suo mondo interiore, le sue speranze, le sue gioie, le sue sicurezze, le sue paure, le sue angosce; attraverso il disegno il bambino narra vicende vissute o immaginate, trasfigura la realtà’, se ne impadronisce, mostra le proprie conoscenze e ragiona su di esse, sviluppa ed esercita la sua fantasia.
Il laboratorio “Educare alle emozioni attraverso la lettura ad alta voce” utilizza la lettura creativa come strumento privilegiato di educazione. La fiaba è la chiave per aprire le porte del nostro mondo interiore, parla il linguaggio delle nostre emozioni più profonde, racconta le nostre paure e le nostre fragilità fornendoci la soluzione per ritrovare la serenità.
da Comune di Falconara
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