La Consulta accoglie il ricorso della Regione Marche sull’uso dei fondi della Protezione
La Corte Costituzionale con sentenza 22 depositata oggi ha accolto il ricorso presentato dalla Regione Marche e anche da altre Regioni coinvolte sempre dalla Regione Marche il 19 aprile 2011. In particolare la Corte ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 2, comma 2-quater, del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225 (Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e di interventi urgenti in materia tributaria e di sostegno alle imprese e alle famiglie), convertito in legge 10/2011 nelle parti in cui impone alla Regione di deliberare aumenti fino al massimo consentito dei tributi di competenza in caso di dichiarazione dello stato di emergenza.
La stessa Corte ha dichiarato incostituzionale la norma che consente l’utilizzo del Fondo nazionale di Protezione civile solo nell’ipotesi in cui la Regione non possa far fronte alle spese aumentando i propri tributi fiscali.
“Non posso far altro che esprimere la più grande soddisfazione – commenta il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca – Viene di fatto dichiarata illegittima come da noi sempre sostenuto la tassa sulle disgrazie.
La Corte Costituzionale ha riconosciuto “l’irragionevolezza”, così si legge nel dispositivo della sentenza, di aumentare i tributi a territori già colpiti da calamità.
E’ stato dunque colto il paradosso di un provvedimento che al danno aggiungeva la beffa negando ogni dovere di solidarietà del governo nazionale nei confronti dei suoi cittadini“.
dalla Regione Marche
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