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Maltrattamenti in famiglia, ventunenne in arresto a Montemarciano

Deciso per il giovane l'allontanamento dall'abitazione

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auto dei Carabinieri, gazzella, 112

I Carabinieri della Compagnia di Senigallia hanno arrestato un ventunenne di Montemarciano per il reato di maltrattamenti in famiglia.


Il fatto sarebbe avvenuto martedì sera, 9 luglio.

I Carabinieri della Stazione di Montemarciano, a seguito di segnalazione pervenuta al “112”, sono intervenuti presso l’abitazione dove il 21enne, noto alle forze di polizia, vive con i genitori e la nonna.

I Carabinieri giunti sul posto hanno identificato l’aggressore che si trovava ancora in casa.

Nella circostanza hanno accertato che il 21enne aveva chiesto con insistenza alla madre, prima, e alla nonna, poi, cinquanta euro ed al rifiuto da parte delle predette aveva dato in escandescenza, urlando e minacciando contro le due donne che all’arrivo dei militari erano ancora visibilmente molto scosse per l’accaduto.

Le indagini hanno consentito di accertare che il 21enne, affetto da problemi di tossicodipendenza, da circa un anno, ogni volta che i genitori e la nonna gli rifiutavano le continue richieste di denaro, avrebbe reagito con comportamenti violenti, danneggiando gli arredi presenti in casa, minacciando fino ad arrivare ad alzare le mani contro il padre e la madre.

Gli stessi tuttavia non avevano mai denunciato le violenze subite per il bene del figlio, al fine di evitargli conseguenze di legge.

Dal mese di giugno i Carabinieri sono intervenuti ben quattro volte presso l’abitazione di famiglia perché il giovane aveva perso il controllo di sé.

Poiché i maltrattamenti erano reiterati nel tempo, al fine di evitare che potessero ripetersi con grave pericolo per l’incolumità fisica dei congiunti, il 21enne è stato dichiarato in arresto ed ha trascorso il resto della notte in camera di sicurezza.

Questa mattina, 10 luglio, il giovane è stato presentato dinanzi al Tribunale di Ancona che ha convalidato l’arresto.

In attesa dell’udienza, rinviata al 16 luglio prossimo, gli è stata applicata la misura cautelare dell’allontanamento dall’abitazione familiare con divieto di avvicinamento alle persone offese nonché ai luoghi dalle stesse frequentati.

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