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Contagiò le sue partner con l’Hiv, confermata in secondo grado la condanna a Claudio Pinti

L'uomo dovrà scontare sedici anni e otto mesi di reclusione

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Tribunale di Ancona

Confermata anche in secondo grado di giudizio la condanna a sedici anni e otto mesi di reclusione a carico di Claudio Pinti.

Arrestato nel giugno del 2018, il 36enne era stato condannato dal Tribunale di Ancona nel marzo scorso in quanto giudicato colpevole dei reati di lesioni personali gravissime e omicidio volontario.

Pinti, infatti, aveva trasmesso consapevolmente l’HIV alla sua ultima compagna, Romina Scaloni, la quale lo aveva denunciato una volta venuta a conoscenza del contagio; in precedenza, tuttavia, egli si era comportato in maniera analoga con un’altra donna, Giovanna Gorini, che sarebbe stata spinta a non curarsi dopo essere stata anch’essa contagiata dal 36enne, con il quale aveva peraltro una figlia.

Pinti, giunto ad Ancona direttamente dal carcere romano di Rebibbia, avrà ora la possibilità di ricorrere in Cassazione per tentare di ribaltare l’esito delle prime due sentenze.

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