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Osimo ricorda Giovanni Falcone a vent’anni dalla morte

Giovanni Falcone“Ricordando Giovanni Falcone a vent’anni dalla strage di Capaci” è il titolo dell’inizitiava dello Ju-Ter Club di Osimo, realizzata in sinergia con il Circolo +76. A raccontare il Giovanni Falcone uomo, e non solo il magistrato, sarà il giornalista che più di ogni altro gli fu vicino, l’inviato de “La Stampa” e profondo conoscitore di mafia Francesco La Licata. Appuntamento venerdì 20 aprile alle 21.15 presso la Sala Conferenze Astea.


Sono trascorsi vent’anni da quel 23 maggio 1992 quando, alle ore 17.58, cinquecento chili di tritolo furono fatti esplodere sull’autostrada A29, nei pressi dello svicolo di Capaci a pochi chilometri da Palermo. Oggetto e vittime del crudele attentato: il magistrato antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani, barbaramente assassinati da Cosa Nostra.

Al momento del passaggio dell’auto blindata del magistrato, venne premuto il pulsante del telecomando che azionava a distanza l’ordigno esplosivo. Furono almeno cinque gli uomini mafiosi, tra cui Giovanni Brusca e Pietro Rampulla, ad eseguire materialmente gli omicidi, incaricati da Totò Riina.

La strage di Capaci e quella di via D’Amelio, avvenuta il 19 luglio dello stesso anno, in cui persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e la sua scorta, scossero fortemente l’opinione pubblica e rappresentarono così un momento fondamentale per consolidare la lotta alla mafia con il conseguente moltiplicarsi di pentiti e la cattura di diversi boss mafiosi. Per la storia italiana si aprì una delle pagine più buie: la mafia, dopo avere ucciso i due magistrati in prima linea nella lotta a “Cosa Nostra” sfidò apertamente lo Stato in una guerra che seminò esplosioni e distruzione fino a Roma, Firenze, Milano.

Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, impareggiabili esempi di lealtà e moralità, coraggio ed umanità, sono tutt’oggi la luce che negli anni ha dato la forza, la speranza per continuare a credere e lottare. Ci hanno insegnato che la mafia deve e, soprattutto, può essere sconfitta. A raccontare e a raccontarci il Giovanni Falcone uomo, e non solo il magistrato, il giornalista che più di ogni altro gli fu vicino, l’inviato de “La Stampa” e profondo conoscitore di mafia Francesco La Licata.

Venerdì 20 aprile, alle ore 21.15 presso la Sala Conferenze A.S.T.E.A e, in collaborazione con l’I.S.I.S. – Ipsia, sabato 21 aprile ore 10.30 presso l’Aula Magna I.S.I.S. in via Molino Mensa (riservato studenti e loro insegnanti), l’appuntamento si svolgerà nell’ambito della rassegna letteraria “I Contemporanei: conversazioni con chi scrive il presente”, ideata e curata dal Circolo Culturale Ju-Ter Club Osimo e da quest’anno organizzata in sinergia con il Circolo +76

Da Circolo Culturale Ju-Ter Club Osimo

Redazione Ancona Notizie
Pubblicato Lunedì 16 aprile, 2012 
alle ore 14:08
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