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Misure anti-coronavirus, controlli serrati da parte della Polizia di Ancona

Gli ultimi a essere denunciati per il mancato rispetto delle norme sono stati tre individui, recatisi da un loro amico per un barbecue

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Controlli della Polizia

Non si fermano ad Ancona i controlli condotti dalla Polizia di Stato al fine di garantire il rispetto delle norme varate per impedire la diffusione del Coronavirus.

A finire nei guai nella serata di mercoledì 25 marzo sono stati tre individui di nazionalità romena, i quali si erano recati presso l’abitazione di un loro connazionale residente nel quartiere di Vallemiano per prendere parte a un barbecue in giardino. Il loro pasto è però stato interrotto dai poliziotti, che li hanno denunciati per l’inosservanza delle limitazioni imposte dalla legge.

Non è certo il primo caso simile registrato ad Ancona. Già il 7 marzo scorso, diversi studenti universitari erano stati denunciati per aver organizzato una festa nell’appartamento di alcuni di loro, rubando contestualmente alcuni segnali stradali per indicare la strada da seguire per giungervi: in quell’occasione, i padroni di casa erano stati inoltre accusati del reato di ricettazione.

Altri episodi hanno riguardato persone di ogni età, origine o estrazione sociale, come i due uomini di nazionalità moldava sorpresi ubriachi lungo via Marconi nella notte del 14 marzo, o le due amiche anconetane che cinque giorni più tardi sono state fermate in stazione mentre si accingevano a recarsi a cena da una loro conoscente di Osimo. Tra i denunciati figurano anche un 25enne del capoluogo che stava raggiungendo l’abitazione di un suo coetaneo per giocare alla play station e un automobilista di 45 anni scoperto a percorrere via Flaminia nella tarda serata del 19 marzo senza un valido motivo.

I controlli hanno interessato anche svariati esercizi commerciali sparsi per la città, nei quali la Polizia ha riscontrato talvolta l’assenza di misure di prevenzione come la distanza minima da mantenere tra un individuo e l’altro. Finito nei guai anche il titolare di un ristorante di cucina asiatica, che nella mattinata del 12 marzo era stato colto in flagrante mentre serviva delle colazioni alla propria clientela.

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