La Casa 69 dei salentini Negramaro ha fatto tappa  l’8 maggio al Palarossini di Ancona. Dopo aver portato il loro “Casa 69 tour” in giro per tutta Italia la band guidata da Giuliano Sangiorgi è tornata alla ribalta con una seconda versione del tour che ha debuttato pochi giorni prima in quel di Genova.

In una cornice suggestiva anche se non sold out, il gruppo non si è certo risparmiato regalando più di due ore di rock e adrenalina ai tanti fan accorsi al Palarossini.

Pronti-via; si parte subito con il ritmo ipnotico e incalzante di ‘Singhiozzo’, sul palco fa capolino un astronauta che anticipa l’arriva sul palco del frontman Sangiorgi. E’ il turno di ‘Lacrime’  e ‘Mentre tutto scorre’; il gruppo sembra particolarmente in forma: si canta, il pubblico partecipa e Sangiorgi intervalla i brani con aneddoti riguardanti i prima passi mossi dal gruppo salentino proprio ad un festival ad Ancona (ndr: Cittadella live).

I brani vengono snocciolati uno dopo l’altro alternando saggiamente i pezzi dell’ultimo ‘Casa 69’ e successi appartenenti ai primi dischi: ‘Quel matto sono io’, ‘Manchi’ e l’inevitabile tributo al grande Domenico Modugno con ‘Meraviglioso’.

Già, gli omaggi ai grandi Italiani sono un altro leit motiv della serata: tra ‘Via le mani dagli occhi’ e ‘Solo 3 minuti’ c’è spazio per una dedica allo scomparso Mario Monicelli con la proiezione di alcune istantanee del grande regista. Neanche il tempo di godersi ‘Nella mia stanza’, altro cavallo di battaglia della band, che stavolta ad essere ricordato è Lucio Dalla con una strofa di ‘Anna e Marco’. Appena in tempo per tuffarsi nel rush finale dove, tutte d’un fiato, vengono cantate ‘Tra nuvole e lenzuola’, ‘Apollo 11’, ‘Io non lascio traccia’, ‘Basta così’.

Esce la band e rientra l’astronauta, ma è solo una finta; c’è ancora il tempo per i bis ‘Polvere’ e ‘Parlami d’amore’, Sangiorgi si esalta in quello che è sempre più un ‘one man show’, il pubblico pure e la serata si chiude in bellezza.

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di Lorenzo Ceccarelli
foto di Libero Api