Ancona, si conclude la settima edizione del festival “La Punta della Lingua”
Gran finale per la settima edizione del Poesia Festival “La Punta della Lingua” che si chiude martedì 26 giugno, con il laboratorio poetico per bambini Muse col muso? a cura di Alessandra Berardi, autrice delle canzoni della trasmissione Rai L’albero azzurro (per bambini dagli 8 agli 11 anni, due turni: ore 10, ore 16; partecipazione gratuita su prenotazione: 335 1099665, lapuntadellalingua@niewiem.org), e lo spettacolo Toni Servillo legge Napoli che vedrà protagonista il grande attore e regista teatrale italiano in un omaggio alla poesia napoletana (prevendite lunedì, ore 18-21, Arci, v. Veneto 11, Ancona, t. 071 203045 www.lazzarettoestate.org).
Martedì si inizia alle ore 10.00, al Parco di Villa Beer (v. Grazie, Ancona), con Muse col muso? Piccolo scherzo poetico di e con Alessandra Berardi. Musa autoispiratrice, specialista in buffonerie poetiche e paroliera del programma di Rai 2 L’albero azzurro, Alessandra Berardi introduce i piccoli partecipanti a questa sua lezione-laboratorio ai trucchi e alle invenzioni dei poeti. Un po’ di storia e un po’ di gioco per scoprire i segreti dell’ispirazione e per scrivere in pieno divertimento e, specialmente, senza fare il muso. Per bambini dagli 8 agli 11 anni. Ingresso libero su prenotazione: 335 1099665, lapuntadellalingua@niewiem.org
In serata, ore 21.30, nella corte della Mole Vanvitelliana di Ancona, va in scena lo spettacolo Toni Servillo legge Napoli, diretto e interpretato da Toni Servillo. Testi di Salvatore Di Giacomo, Eduardo De Filippo, Ferdinando Russo, Raffaele Viviani, Mimmo Borrelli, Enzo Moscato Produzione
Teatri Uniti. Toni Servillo legge, canta e interpreta l’anima più vera di Napoli, la città dai mille volti e dalle mille contraddizioni nella quale, da sempre, convivono vitalità e disperazione. Con il carisma e la popolarità che gli garantiscono successi sia in ambito teatrale che cinematografico, Servillo si avventura in un viaggio nelle parole della sua città, da Salvatore Di Giacomo a Raffaele Viviani, passando per Eduardo fino alle voci contemporanee di Mimmo Borrelli ed Enzo Moscato. Un percorso tra passato e presente, lontano dagli stereotipi più obsoleti della napoletanità, che testimonia l’universalità della letteratura partenopea e insieme il bisogno di non rinunciare ad una identità sedimentata da quattro secoli di tradizione.
Lo spettacolo, reduce da una serie di tutto esaurito nei maggiori teatri italiani, ci presenta un Servillo solo in piedi davanti al leggio, che riesce a far rivivere con assoluta maestria, personaggi, situazioni, luoghi, solo con qualche cenno del corpo, delle mani, della testa e soprattutto con una interpretazione ricchissima dei testi, cambiando intonazioni, colori e inflessioni della voce, ora sussurrando, ora amplificando, ora correndo in scioglilingua impossibili, ora con un’intensità che si traduce in comunicazione di un sentimento. Con il contributo di Amo la Molte, in collaborazione con Sconcerti – Arci.
Il programma completo con le schede degli autori è consultabile su www.lapuntadellalingua.it
da Nie Wiem
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