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Tutti pazzi per Ancona: in città troupe televisive italiane e internazionali

A destare particolare interesse i numerosi trascorsi storici e artistici del capoluogo dorico

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Ancona, vista del Passetto

L’Arte e la Storia di Ancona captano l’interesse delle produzioni televisive italiane ed estere che in questi giorni stanno registrando interviste ed effettuando riprese nel capoluogo con telecamere e droni nei luoghi più significativi della città e con tagli a volte inediti e singolari.

Ancona è la tappa finale di una serie di riprese effettuate tra Fabriano e Recanati per la trasmissione Invitation voyage (Invito al viaggio) da parte di ARTE’ TV, canale televisivo franco-tedesco con sede a Strasburgo che promuove la programmazione nei settori della cultura e delle arti ed è trasmesso simultaneamente in diverse lingue in tutta Europa. La puntata in corso di realizzazione – che verrà trasmessa nel prossimo autunno e verrà replicata più volte- focalizza l’antica attività delle cartiere fabrianesi e il ruolo di Ancona e del suo porto nella commercializzazione del prodotto e negli scambi con l’altra sponda dell’Adriatico. Ad illustrare brevemente, stamane, ai telespettatori del Nord Europa la posizione geografica e le origini della città dorica, Sergio Sparapani, storico e funzionario dell’assessorato al Turismo del Comune. Le riprese sono state effettuate nel piazzale della Cattedrale di san Ciriaco, presso il porto antico e Piazza del Plebiscito.

Contemporaneamente e per alcuni giorni Ancona è presente una troupe di Sky Arte per la realizzazione di una nuova puntata della nota serie “Italie invisibili”, trasmissione focalizzata sui luoghi in cui il tempo e la Storia hanno lasciato un segno del loro passaggio, un segno a volte non vistoso e che richiede una lettura attenta e non scontata. A curare i contenuti della puntata monografica dedicata alla città di Ancona, che verrà trasmessa nel febbraio del prossimo anno, la storica dell’Arte e docente universitaria Patrizia Zambrano, che accompagna la troupe passo passo. Il focus in questo caso non sono le origini millenarie di Ancona ma il “Rinascimento Adriatico”, a cavallo tra XV e e XVI secolo, un periodo d’oro per la piccola Repubblica marinara sempre sospesa tra Venezia e il Levante che ha prodotto un mosaico culturale senza precedenti grazie all’ apporto fornito da architetti e artisti provenienti dalla costa dalmata (Giorgio da Zara detto Orsini, Giorgio da Sebenico, Giovani Dalmata, Matteo di Giorgio ecc) e al contributo di maestri del suolo nazionale (Crivelli, Piero della Francesca, Melozzo da Forlì, Nicola di Maestro Antonio fino al Tiziano della Crocefissione e al Lotto della Pala dell’ Alabarda e dell’ Assunta). Per questo le telecamere di Sky Arte – entrate oggi nel Duomo dove hanno potuto riprendere per gentile concessione della Curia anche le spoglie del Vescovo e Martire Ciriaco contenute nella cripta – stanno visitando in questi giorni la Pinacoteca Podesti, il Museo della Città e il Museo Diocesano e faranno anche una sortita alla chiesa di Santa Maria di Portonovo. Per realizzare una viaggio alla scoperta e valorizzazione degli attori del Rinascimento Adriatico – gli artisti e i committenti quali le famiglie nobili Benincasa e Ferretti – e dei luoghi della cultura e della fede, alcuni scomparsi sotto le bombe dell’ultimo conflitto mondiale.

Tra i protagonisti dell’ epoca d’oro di Ancona non mancherà nella puntata di Italie invisibili un approfondimento della figura di Ciriaco Pizzecolli, detto anche Ciriaco d’Ancona (1391 – 1452), umanista, epigrafista, viaggiatore. Per la sua attività di ricerca di testimonianze storiche, realizzata in numerosi paesi del Mediterraneo, è considerato, anche dai suoi stessi contemporanei il fondatore o “padre dell’archeologia”. Ai microfoni di Sky Arte l’arch. Maria Luisa Polichetti, già Sovrintendente ai monumenti delle Marche e altri esperti.

Nei giorni scorsi ha visitato Ancona anche una giornalista sudafricana Cindy Lou Dale che per conto di un sito statunitense (https://www.gonomad.com/187958-ancona-the-impressive-caves-of-passetto-italy), uno canadese (https://travelindustrytoday.com/the-cavemen-of-passetto/) e presto uno britannico ha realizzato e pubblicato una ampio servizio sulle grotte del Passetto, patrimonio storico-naturalistico particolarissimo che identifica la città come terra di contadini-pescatori che hanno lasciato un segno nella costruzione e nello sviluppo del contesto urbano-marittimo. Ad accompagnare le troupe in questi giorni – organizzate accoglienza e aperture – i funzionari del Servizio Turismo del Comune.

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